GuideSintomi e CondizioniPrurito caviglie: identificare le cause e alleviare il disagio

Prurito caviglie: identificare le cause e alleviare il disagio

Revisionato da: Elty~October 18, 2024
9 minuti

Il prurito alle caviglie può presentarsi in maniera passeggera e benigna oppure, raramente, può sottendere condizioni più gravi. A seconda della intensità del prurito, della persistenza della sensazione e della presenza di altri sintomi associati, può diventare necessario o meno rivolgersi ad uno specialista. 

Prurito sulle caviglie: le possibili cause

Il prurito alle caviglie è un sintomo comune che può essere associato a una vasta gamma di cause, alcune delle quali facilmente risolvibili, mentre altre richiedono un'attenzione medica più approfondita. Tra le cause più frequenti ci sono: 

  • dermatite da contatto, si verifica quando la pelle entra in contatto con sostanze irritanti o allergeni. Gli agenti irritanti comuni includono prodotti per la cura della pelle o cosmetici, detersivi o ammorbidenti per tessuti, calzature in materiali sintetici, piante o sostanze chimiche (ad esempio, lattice). Il contatto prolungato con questi agenti può portare all’infiammazione della pelle e causare prurito, secchezza e arrossamento; 

  • xerosi, nota anche più semplicemente come pelle secca, è una delle cause più comuni di prurito sulle caviglie, soprattutto durante i mesi invernali o in ambienti con bassa umidità. La pelle di questa zona del corpo è particolarmente suscettibile alla secchezza, specialmente se non viene idratata regolarmente. L'assenza di idratazione può comportare: sensazione di tensione alla pelle, desquamazione, prurito persistente; 

  • infezioni fungine, come la tinea pedis (piede d'atleta), sono spesso localizzate tra le dita dei piedi, ma possono diffondersi anche alle caviglie. I sintomi più specifici possono essere eruzioni cutanee squamose. Questo tipo di infezione prospera in ambienti caldi e umidi, come scarpe chiuse o aree poco ventilate;

  • punture o morsi d’insetto, come quelli di zanzare o pulci, possono causare prurito localizzato alle caviglie. Questo è particolarmente comune nelle aree scoperte del corpo durante i mesi più caldi o in ambienti esterni. Quando si tratta morsi si possono avvertire, oltre al prurito alle caviglie, anche gonfiore localizzato (i ponfi del morso) e rossore; 

  • eczema o dermatite atopica, da non confondere con la dermatite seborroica, si tratta di una condizione infiammatoria cronica della pelle che può colpire qualsiasi parte del corpo, incluse le caviglie. Una delle caratteristiche di questa patologia è la formazione di piccole vesciche che possono rompersi e secernere fluido

  • disturbi sistemici, come malattie epatiche, renali o il diabete, possono causare prurito generalizzato, che spesso si manifesta in specifiche aree del corpo, come le caviglie. Questi disturbi possono compromettere la normale funzione di filtrazione del sangue, accumulando sostanze irritanti che causano prurito. 

  • reazioni allergiche, farmacologiche o ambientali possono anche scatenare prurito, includendo quello alle caviglie. La reazione allergica può essere accompagnata da altri sintomi, come l’orticaria; 

  • scabbia, è un’infezione parassitaria della pelle causata dall’acaro Sarcoptes scabiei. Questo parassita si scava nella pelle, causando prurito intenso, soprattutto di notte. Le aree più colpite includono le caviglie, i polsi, le mani e i piedi. 

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Prurito alle caviglie e circolazione

Il prurito alle caviglie è spesso associato a problemi di insufficienza venosa, una condizione in cui il sangue non fluisce in modo efficiente dalle gambe al cuore. Questa insufficienza è causata da un malfunzionamento delle valvole nelle vene, che impedisce il corretto ritorno del sangue e provoca il ristagno di fluidi nelle estremità inferiori del corpo.

La relazione tra prurito alle caviglie e circolazione si può esplicitare in diverse malattie: 

  • insufficienza venosa cronica, una delle cause principali del prurito alle caviglie correlato alla circolazione. In questa condizione, le vene non riescono a pompare il sangue in modo efficace, causando un accumulo di fluidi nelle gambe. Questo ristagno porta a: gonfiore (edema), prurito persistente, causato dall'infiammazione dei tessuti e dalla dilatazione dei capillari, ispessimento della pelle (dermatite da stasi), che può accompagnare il prurito. In chi soffre di questa condizione il ristagno di sangue e fluidi nelle caviglie provoca anche una maggiore pressione nelle vene, danneggiando i piccoli vasi e causando infiammazione e irritazione cutanea. Questo processo può peggiorare, portando a complicazioni come ulcere venose, che si sviluppano in aree in cui la pelle è danneggiata dal prurito cronico; 

  • vene varicose, spesso associate all'insufficienza venosa, possono contribuire significativamente al prurito alle caviglie. Le vene dilatate e tortuose provocano una stagnazione del sangue, che può irritare i nervi circostanti e la pelle, provocando prurito. Tra i sintomi correlati troviamo vene visibili e prominenti, sensazione di pesantezza o dolore alle gambe, prurito e arrossamento attorno alle vene varicose; 

  • dermatite da stasi, una condizione cutanea direttamente legata ai problemi circolatori. Quando il sangue ristagna nelle vene delle gambe, la pressione aumenta, causando la fuoriuscita di fluidi nei tessuti circostanti. Questo porta a infiammazione, secchezza e prurito cutaneo. 

Inoltre, è opportuno sottolineare come il prurito alle caviglie e la circolazione abbiano una stretta relazione anche nelle donne in dolce attesa. La gravidanza è una fase particolare della vita in cui le donne possono sperimentare cambiamenti significativi nella circolazione sanguigna: durante la gestazione, l'aumento del volume sanguigno e la pressione esercitata dall'utero in crescita sulle vene pelviche possono ridurre il ritorno venoso dalle gambe al cuore. Questo fenomeno può contribuire a disturbi circolatori che spesso si manifestano con prurito alle caviglie.

Al contempo, durante la gravidanza, la ritenzione di liquidi è comune e spesso si manifesta con gonfiore alle caviglie, soprattutto nel terzo trimestre. Il ristagno dei fluidi può irritare la pelle e provocare prurito. Questa condizione è amplificata dalla pressione che l'utero esercita sulle vene della pelvi, riducendo ulteriormente il ritorno venoso.

Dal momento che durante la gravidanza non si possono assumere molti dei farmaci che si prescrivono, è opportuno prima di tutto mettere in atto alcuni accorgimenti, tra cui: 

  • indossare le calze a compressione è uno dei rimedi più efficaci per migliorare il ritorno venoso e ridurre il prurito associato all'insufficienza venosa. Queste calze aiutano a comprimere le vene superficiali, prevenendo il ristagno di sangue e fluidi nelle gambe. Sono particolarmente indicate per le donne in gravidanza o per i pazienti con vene varicose; 

  • mantenere le gambe leggermente sollevate, al di sopra del livello del cuore. Questa tecnica è consigliata per alleviare il prurito e il gonfiore, soprattutto alla fine della giornata o dopo lunghi periodi in piedi; 

  • fare attività fisica regolarmente, come camminare o nuotare, stimola la circolazione e aiuta a prevenire il ristagno venoso. Anche esercizi mirati per le gambe, come i sollevamenti del polpaccio, possono migliorare il flusso sanguigno e ridurre il prurito associato ai problemi circolatori.

I sintomi associati al prurito alle caviglie

Il prurito alle caviglie, come sintomo isolato, può rappresentare una vasta gamma di condizioni, alcune delle quali banali, mentre altre più serie. Tuttavia, quando il prurito è associato ad altri segni clinici, diventa cruciale valutare l'insieme dei sintomi per identificare correttamente la causa sottostante. 

L'arrossamento o eritema è un segno comune che accompagna il prurito alle caviglie. Può essere indicativo di:

  • dermatite da contatto: una reazione cutanea dovuta all'esposizione a sostanze irritanti o allergeni; 

  • infezioni cutanee: come infezioni fungine o batteriche che provocano infiammazione e prurito; 

  • reazioni allergiche: che spesso si manifestano con orticaria o macchie rosse pruriginose.

Quando invece la persona ha, oltre al prurito alle caviglie anche gonfiore localizzato, in questo caso è possibile che sia coinvolto il sistema circolatorio o linfatico. Le condizioni che causano edema includono:

  • insufficienza venosa:, il ristagno di sangue nelle vene porta all'accumulo di liquidi nelle caviglie, provocando prurito e gonfiore; 

  • problemi cardiaci, epatici o renali, disturbi sistemici come insufficienza cardiaca congestizia o insufficienza renale possono manifestarsi con edema periferico e prurito, spesso più evidente nelle caviglie.

La pelle secca (xerosi) e la desquamazione sono segni comuni che accompagnano il prurito alle caviglie. Questi sintomi possono essere dovuti a:

  • Eczema o dermatite atopica, condizioni infiammatorie croniche della pelle che provocano prurito intenso, con pelle secca e squamosa; 

  • psoriasi, una malattia autoimmune che si manifesta con placche squamose e prurito su diverse parti del corpo, incluse le caviglie.

Il prurito prolungato può indurre il paziente a grattarsi eccessivamente, provocando lesioni cutanee che possono variare dalle leggere escoriazioni a vere e proprie ulcere che, quando non sono trattate in maniera corretta, possono aprire le porte a infezioni secondarie o patologie cutanee croniche, come l'eczema, le lesioni possono peggiorare, portando alla formazione di croste o ulcere superficiali.

La presenza di vescicole o pustole indica solitamente un'infezione o una reazione allergica. Le condizioni che possono presentare questo sintomo includono non solo le infezioni fungine, ma anche la scabbia nei casi più gravi. 

Un altro sintomo che può essere accompagnato al prurito alle caviglie è l'ispessimento della pelle può svilupparsi in risposta a un grattamento cronico e ripetuto. Questa condizione, nota come lichenificazione, è caratterizzata da:

In presenza di prurito alle caviglie accompagnato da febbre, stanchezza o altri sintomi sistemici, potrebbero essere presenti condizioni più gravi come infezioni sistemiche, batteriche o virali che causano infiammazione diffusa e prurito, accompagnate da sintomi come febbre o malessere generale.

I rimedi contro il prurito alle caviglie

Chi soffre di prurito alle caviglie può ricorrere a due tipologie di rimedi: i primi che possono essere facilmente reperiti in farmacia e utilizzati in attesa che il sintomo scompaia. Nel caso in cui il prurito dovesse diventare particolarmente intenso, dovesse peggiorare o dovessero comparire altri sintomi allora è preferibile rivolgersi ad un medico di fiducia. 

Tra i principali rimedi che si possono adottare ci sono: 

  • pomate a base di cortisone, in presenza di infiammazione cutanea, come nel caso di dermatiti o eczemi, i corticosteroidi topici sono spesso il trattamento di prima linea: si tratta di  farmaci riducono l'infiammazione e alleviano il prurito. Sono indicati in particolare per chi soffre di dermatite atopica o si sospetta una reazione allergica cutanea o da contatto. L'uso di corticosteroidi deve essere limitato al periodo prescritto dal medico, poiché un uso prolungato può comportare effetti collaterali, come l'assottigliamento della pelle; 

  • antistaminici orali, utili nel trattamento del prurito causato da reazioni allergiche, come orticaria o dermatite da contatto. Questi farmaci bloccano l'azione dell'istamina, una sostanza chimica rilasciata durante le reazioni allergiche che provoca prurito. Gli antistaminici devono essere assunti sotto controllo medico, soprattutto in caso di utilizzo prolungato; 

  • prodotti antifungini, se il prurito alle caviglie è causato da un'infezione fungina, come la tinea pedis (piede d'atleta), i farmaci antifungini sono essenziali per risolvere l'infezione e alleviare il prurito. 

  • lozioni emollienti e creme idratanti, è fondamentale per ripristinare la barriera cutanea e prevenire ulteriori irritazioni. 

Oltre ai rimedi farmacologici ci sono alcuni rimedi naturali che consentono di contrastare i sintomi delle caviglie che prudono: l’avena colloidale è un rimedio naturale ampiamente utilizzato per lenire il prurito e l'infiammazione cutanea. I bagni con avena colloidale sono particolarmente utili quando il sintomo è associato ad escoriazioni, secchezza o segnali da dermatite atopica. 

Inoltre, quando il fastidio è più intenso, gli impacchi freddi possono alleviare il prurito e ridurre l'infiammazione, soprattutto in caso di reazioni allergiche o morsi di insetto. L'applicazione di un panno freddo sulle caviglie per 10-15 minuti può offrire un sollievo temporaneo. È indicato peri infiammazioni acute o morsi di insetto

Gonfiore associato a insufficienza venosa

Quando si soffre di prurito alle caviglie in modo ricorrente, anche l’abbigliamento gioca un ruolo di primo piano: è meglio indossare vestiti in tessuti morbidi e traspiranti, come il cotone, per evitare irritazioni aggiuntive. Si consiglia di evitare abbigliamento troppo stretto e indossare scarpe adeguate che permettano una buona ventilazione. 

Infine, il prurito alle caviglie potrebbe peggiorare se si usano prodotti irritanti: ecco quindi che è fondamentale evitare l'uso di prodotti irritanti, che contengono sostanze chimiche o profumi che possono irritare la pelle sensibile. Lavare regolarmente i piedi e le caviglie, soprattutto dopo aver indossato scarpe chiuse o calze sintetiche, può aiutare a prevenire le infezioni fungine e a ridurre l'accumulo di sudore, che può peggiorare il prurito.

Fonti: 

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