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Stomatite: cause, sintomi e rimedi. Come riconoscerla in adulti, bambini e neonati

~December 05, 2025
8 minuti
bocca con stomatite

Stomatite: cause, sintomi e rimedi. Come riconoscerla in adulti, bambini e neonati

La stomatite, ovvero l'infiammazione della mucosa orale, è una condizione estremamente comune che può colpire persone di tutte le età, dai neonati agli anziani. Sebbene spesso si risolva spontaneamente in pochi giorni, può essere estremamente dolorosa e debilitante, interferendo con attività essenziali come mangiare, parlare e deglutire. 

Che cosa è la stomatite?

Il termine "stomatite" deriva dalle parole greche stoma (bocca) e -ite (infiammazione). Non si riferisce a una singola malattia, ma è un termine ombrello che indica qualsiasi processo infiammatorio o irritativo che colpisce la mucosa della cavità orale. Questa mucosa riveste le guance, le labbra, la lingua, il palato e le gengive.

L'infiammazione si manifesta con arrossamento (eritema), gonfiore (edema) e spesso la comparsa di lesioni, che possono essere ulcere (afte), vescicole o placche.

Le principali forme cliniche di stomatite

  1. Stomatite aftosa ricorrente: è la forma più diffusa, caratterizzata dalla comparsa di ulcere rotonde od ovali, di colore biancastro o giallastro, circondate da un alone rosso intenso. Non sono contagiose e la loro eziologia è complessa e multifattoriale, spesso legata a predisposizione genetica, stress, traumi e carenze nutrizionali.

  2. Stomatite erpetica primaria: è la prima manifestazione di un'infezione da virus Herpes Simplex tipo 1 (HSV-1). Colpisce prevalentemente i bambini e si presenta in forma acuta con febbre, malessere generale e la rapida formazione di numerose vescicole che si rompono, dando luogo a ulcere dolorose diffuse su gengive, lingua e labbra.

  3. Stomatite da candida: causata dalla proliferazione incontrollata del fungo Candida albicans, un organismo abitualmente presente nella flora orale. È tipica nei neonati (mughetto), negli anziani che portano protesi dentarie o nelle persone con un sistema immunitario indebolito (a causa di malattie o terapie antibiotiche prolungate).

  4. Stomatite angolare: infiammazione che colpisce gli angoli della bocca (commissure labiali), spesso dovuta a infezione fungina (Candida) o batterica, aggravata dall'accumulo di saliva e dall'umidità.

  5. Stomatite da contatto o allergica: reazione di ipersensibilità a sostanze come conservanti alimentari, metalli dentali (nickel), o ingredienti di prodotti per l'igiene orale, come il lauril solfato di sodio (SLS) presente in alcuni dentifrici.

Quali sono i sintomi della stomatite?

I sintomi variano a seconda del tipo di stomatite e dell'agente eziologico coinvolto, ma il filo conduttore è il dolore e il fastidio a livello orale.

  • Stomatite aftosa ricorrente

    • Caratteristiche principali: ulcere singole o multiple, piccole, ben definite, con centro bianco e alone rosso.

    • Sintomi più comuni: dolore acuto che dura 7–14 giorni, peggiorato da cibo acido o salato.

  • Stomatite erpetica primaria

    • Caratteristiche principali: numerose vescicole raggruppate che si rompono e confluiscono in ulcere diffuse.

    • Sintomi più comuni: febbre alta, malessere, linfonodi ingrossati (linfoadenopatia), gengive molto gonfie e sanguinanti (gengivite).

  • Stomatite da candida (mughetto)

    • Caratteristiche principali: placche bianche, cremose e removibili, che lasciano sotto una superficie rossa e sanguinante.

    • Sintomi più comuni: sensazione di cotone in bocca, perdita del gusto (disgeusia), bruciore, secchezza delle fauci.

  • Stomatite da protesi

    • Caratteristiche principali: arrossamento e gonfiore circoscritti alla zona coperta dalla protesi.

  • Sintomi più comuni: spesso asintomatica o con lieve bruciore.

Altri sintomi generici:

  • Glossodinia: sensazione di bruciore o dolore sulla lingua.

  • Difficoltà funzionali: la presenza delle lesioni può rendere difficile l'articolazione delle parole (disartria) e, soprattutto, l'ingestione di cibo (disfagia), portando a inappetenza.

  • Alitosi: spesso presente a causa dei processi infiammatori e della scarsa igiene orale dovuta al dolore.


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Stomatite nei neonati: a quali sintomi porre attenzione

Nei neonati, la forma più comune di stomatite è il mughetto (candidiasi orale). Riconoscere i sintomi in un lattante è cruciale poiché il dolore e la difficoltà a succhiare possono portare rapidamente alla disidratazione e a problemi di accrescimento.

Segnali specifici di mughetto nel neonato

  • Macchie bianche che non vanno via: il sintomo più distintivo è la presenza di chiazze bianche o di un rivestimento cremoso sulla lingua, sul palato, sulle gengive o all'interno delle guance. È fondamentale distinguere queste placche dai residui di latte, che invece possono essere facilmente rimossi. Le placche di mughetto:

    • sono resistenti al grattamento.

    • se rimosse, lasciano una superficie rossa e talvolta sanguinante.

  • Rifiuto del cibo e pianto durante la poppata: il dolore alla bocca, specialmente durante lo sforzo di succhiare, provoca un'interruzione della poppata e pianto improvviso. Il neonato può apparire irritabile o irrequieto.

  • Problemi di suzione: il neonato succhia in modo meno efficace o mostra difficoltà nell'attaccarsi al seno o al biberon.

  • Contagio al seno materno: se la madre allatta, il fungo può essere trasmesso al capezzolo, causando forte dolore, prurito, arrossamento e un'infezione fungina mammaria che necessita di trattamento contestuale.

  • Eritema da pannolino associato: poiché i funghi passano attraverso il tratto digestivo, la candidiasi orale può essere accompagnata da un eritema da pannolino (dermatite da pannolino) particolarmente resistente e rosso, con piccole lesioni satelliti.

Sintomi della stomatite erpetica nel neonato

La stomatite erpetica primaria, sebbene meno frequente del mughetto nei primissimi mesi, è più grave. In aggiunta ai sintomi orali (vescicole e ulcere), porre attenzione a:

  • Febbre alta e improvvisa: può essere l'unico sintomo iniziale.

  • Grave irritabilità e malessere.

  • Gengive estremamente gonfie, rosse e sanguinanti.

Allerta disidratazione: Qqualsiasi stomatite che impedisca al neonato di bere liquidi adeguatamente rappresenta un'emergenza medica. Segnali di disidratazione includono poche o assenti urine, letargia e assenza di lacrime durante il pianto.

Come si prende la stomatite?

La modalità di trasmissione o insorgenza dipende strettamente dalla causa specifica della condizione.

1. Stomatite contagiosa - infettiva

  • Stomatite Erpetica (HSV-1): il contagio avviene per contatto diretto con le lesioni attive o la saliva di una persona infetta. Può avvenire tramite baci, condivisione di stoviglie, giocattoli o spazzolini da denti. Un adulto con herpes labiale può trasmettere il virus a un bambino.

  • Stomatite da candida: Il fungo candida albicans può essere acquisito:

    • al momento della nascita: se la madre ha una candidosi vaginale.

    • dall'ambiente: tramite succhietti, tettarelle non sterilizzate o giocattoli.

    • dopo terapie antibiotiche: l'uso di antibiotici distrugge i batteri "buoni" che mantengono la Candida sotto controllo, permettendone la proliferazione.

2. Stomatite non contagiosa

  • Stomatite aftosa ricorrente: Le afte non sono trasmissibili. I fattori scatenanti sono interni o ambientali, tra cui:

    • traumi locali: morsi accidentali, spazzolamento troppo energico, bordi taglienti di apparecchi ortodontici o otturazioni.

    • stress emotivo o fisico.

    • cambiamenti ormonali: alcune donne notano la comparsa di afte in relazione al ciclo mestruale.

    • carenze nutrizionali: in particolare ferro, vitamina B12 e acido folico.

    • sensibilità alimentari: cioccolato, caffè, formaggio, noci e agrumi sono talvolta segnalati come fattori scatenanti.

    • malattie sistemiche: Morbo di Crohn, celiachia o sindrome di Behçet.

  • Stomatite da contatto: si sviluppa a seguito di una reazione allergica a un irritante che entra in contatto con la mucosa, come leghe metalliche in otturazioni o protesi, o il già citato SLS nei prodotti per l'igiene orale.

Diagnosi di stomatite

La diagnosi viene posta dal medico curante, dal pediatra o dal dentista ed è primariamente clinica, basandosi sull'aspetto delle lesioni e sull'anamnesi.

1. Esame clinico e anamnesi

Il professionista valuterà:

  • morfologia delle lesioni: sono ulcere, vescicole o placche? Sono singole o multiple?

  • localizzazione: la posizione può suggerire la causa (es. sotto una protesi, solo sulle labbra, o diffuse).

  • sintomi sistemici: la presenza di febbre alta suggerisce un'eziologia virale.

È cruciale raccogliere informazioni sulla storia del paziente: frequenza delle lesioni, recenti infezioni (es. mononucleosi), uso di farmaci (antibiotici, immunosoppressori) e abitudini alimentari.

2. Esami Strumentali e di Laboratorio

Nella maggior parte dei casi non sono necessari esami invasivi. Tuttavia, in presenza di lesioni persistenti, atipiche, o se si sospetta una causa sistemica, possono essere richiesti:

  • Tampone e coltura: un campione delle lesioni può essere analizzato per confermare la presenza di virus (HSV) o funghi (Candida), permettendo di avviare una terapia specifica.

  • Esami del sangue: utili per escludere o confermare carenze di vitamina B12, ferro o acido folico, o per la ricerca di marcatori di malattie autoimmuni o infiammatorie.

  • Biopsia: raramente indicata, se non per escludere condizioni più gravi o maligne (lesioni che non guariscono dopo diverse settimane).

I rimedi contro la stomatite

Il trattamento mira a controllare il dolore, prevenire la disidratazione e trattare la causa specifica.

1. Rimedi farmacologici specifici

  • Per stomatite erpetica: si utilizzano farmaci antivirali (es. Aciclovir, Valaciclovir) per via orale. Sono più efficaci se assunti all'esordio dei sintomi (entro 48-72 ore). Nei bambini, il trattamento è spesso di supporto per gestire febbre e dolore.

  • Per stomatite da candida: si impiegano farmaci antifungini. Nei neonati, la Nistatina in sospensione è la scelta più comune, da applicare sulla lingua e sulle lesioni. Negli adulti, si usano gel orali (es. Miconazolo) o, nei casi resistenti, antimicotici sistemici (es. Fluconazolo).

  • Per stomatite aftosa ricorrente: il trattamento è sintomatico. Si usano:

    • Corticosteroidi topici: in gel o collutori, per ridurre l'infiammazione e la durata dell'ulcera.

    • Anestetici topici: (es. Lidocaina, benzocaina) per intorpidire temporaneamente l'area e consentire l'alimentazione.

    • Agenti protettivi/barriera: Prodotti a base di acido ialuronico che formano un film protettivo per isolare l'ulcera da irritazioni esterne.

2. Misure di supporto e domestiche

Queste misure sono essenziali per alleviare il disagio in tutte le forme di stomatite:

  • Gestione del dolore e della febbre: uso di analgesici e antipiretici da banco (Paracetamolo o Ibuprofene, seguendo sempre le indicazioni mediche, specialmente nei bambini).

  • Igiene orale accurata ma delicata: spazzolare i denti con uno spazzolino a setole molto morbide e utilizzare dentifrici non irritanti.

  • Sciacqui lenitivi: sciacqui con soluzione salina tiepida ($\text{1/2}$ cucchiaino di sale in un bicchiere d'acqua calda) o una soluzione di bicarbonato di sodio. Questi aiutano a pulire le lesioni e a lenire l'irritazione.

  • Modifiche dietetiche:

    • Evitare irritanti: cibi acidi (agrumi, pomodoro), salati, piccanti, croccanti o troppo caldi.

    • Preferire cibi morbidi e freddi: yogurt, gelati, frullati, puree, brodi tiepidi. Cibi freddi possono offrire un sollievo anestetico temporaneo.

  • Integrazione: se sono state diagnosticate carenze nutrizionali, il medico prescriverà l'integrazione specifica di vitamine o minerali.

FAQ (Domande Frequenti)

Quale è la differenza tra stomatite e herpes?

La stomatite è il termine che definisce l'infiammazione della mucosa orale in generale. L'herpes (virus Herpes Simplex, HSV-1) è l'agente infettivo che causa un tipo specifico di stomatite, nota come stomatite erpetica o gengivostomatite erpetica.

  • Quindi, l'herpes è la causa (il virus), mentre la stomatite erpetica è l'effetto (l'infiammazione con ulcere e vescicole).

  • Le comuni afte (stomatite aftosa) non sono causate dall'herpes e non sono contagiose.

La stomatite è contagiosa?

Dipende dalla sua origine:

  • È contagiosa quando è causata da agenti infettivi come virus (Herpes) o funghi (Candida). In questi casi è necessario adottare misure igieniche rigorose per evitare la trasmissione ad altri membri della famiglia.

  • Non è contagiosa quando è causata da fattori non infettivi, come traumi (morsi), stress, carenze nutrizionali, o reazioni allergiche (stomatite aftosa ricorrente).

Si possono avere delle ricadute dalla stomatite?

Assolutamente sì. La tendenza alle recidive è una caratteristica distintiva di due forme molto comuni:

  1. Stomatite aftosa ricorrente: le afte possono ripresentarsi a intervalli regolari, anche per anni. I pazienti che ne soffrono imparano spesso a identificare i loro specifici fattori scatenanti (es. un certo cibo, il periodo di forte stress) per tentare di prevenirle.

  2. Stomatite erpetica: dopo la prima infezione (spesso la stomatite erpetica primaria nell'infanzia), il virus HSV-1 non viene eliminato, ma entra in uno stato di latenza nei nervi. Periodicamente, lo stress, la febbre, l'esposizione solare o traumi minori possono riattivarlo, causando la comparsa delle tipiche vescicole herpetiche sulle labbra (il comune "febbrone") o, meno frequentemente, nuove ulcere all'interno della bocca.

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