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Punti neri: cosa sono, perché si formano e come togliere quelli profondi, radicati o infiammati

~December 23, 2025
5 minuti
punti neri

La cura della pelle è un percorso che richiede costanza e, soprattutto, la comprensione dei segnali che l'epidermide ci invia. Tra gli inestetismi più comuni e spesso mal gestiti troviamo i punti neri. Sebbene possano sembrare semplici impurità superficiali, la loro formazione è legata a processi biochimici complessi che coinvolgono le ghiandole sebacee e il ciclo di rinnovamento cellulare. 

Che cosa sono i punti neri

In ambito dermatologico, i punti neri sono definiti comedoni aperti. Si tratta di ostruzioni del follicolo pilifero causate da un accumulo di sebo e cellule cutanee morte. A differenza dei "punti bianchi" (comedoni chiusi), dove il poro rimane sigillato da un sottile strato di pelle, nel punto nero l'ostruzione è esposta all'aria. 

Il caratteristico colore scuro non è dovuto allo sporco, come spesso si crede, ma a un processo chimico di ossidazione: la melanina e i grassi contenuti nel sebo, a contatto con l'ossigeno atmosferico, scuriscono assumendo quella tipica tonalità nerastra o grigiastra.

La loro comparsa è tipica delle zone con una maggiore concentrazione di ghiandole sebacee, ma possono manifestarsi in aree inaspettate del corpo. Ecco dove compaiono più frequentemente:

  • punti neri viso: concentrati soprattutto nella cosiddetta zona t (fronte, naso e mento), dove la produzione di sebo è fisiologicamente più alta.

  • Orecchie: possono formarsi nell'incavo del padiglione auricolare a causa dell'accumulo di cerume, sebo e residui di prodotti per capelli.

  • Labbra: si presentano spesso lungo il contorno labiale, dove la pelle è particolarmente sottile e i pori possono ostruirsi facilmente.

  • Mento: zona molto soggetta a variazioni ormonali che stimolano l'iperattività delle ghiandole sebacee.

  • Guance: solitamente legati a una pulizia del viso incompleta o all'uso di cosmetici troppo occlusivi (comedogenici).

  • Schiena: la zona dorsale presenta ghiandole sebacee ampie e attive; qui i punti neri possono evolvere facilmente in acne infiammatoria a causa dello sfregamento con i vestiti.

La differenza tra brufoli e punti neri

Sebbene entrambi appartengano alla famiglia delle lesioni acneiche, brufoli e punti neri hanno caratteristiche e percorsi evolutivi differenti. Il punto nero è una lesione non infiammatoria: il poro è intasato, ma non c'è una proliferazione batterica significativa o un'infiammazione dei tessuti circostanti. Per questo motivo, il punto nero non è doloroso e non presenta arrossamento.

Il brufolo (papula o pustola), invece, è una lesione infiammatoria. Si forma quando il sebo intrappolato nel poro diventa il nutrimento ideale per il Cutibacterium acnes, un batterio che scatena una risposta del sistema immunitario. Questo porta alla formazione di pus, gonfiore, dolore e rossore. 

È importante notare che un punto nero, se manipolato in modo scorretto o se trascurato in presenza di un'eccessiva carica batterica, può infiammarsi e trasformarsi in un brufolo doloroso. La gestione delle due lesioni deve quindi essere differenziata: mentre il punto nero richiede esfoliazione e pulizia, il brufolo necessita di agenti lenitivi e antibatterici.

Come prevenire i punti neri?

La prevenzione è l'unica strategia a lungo termine veramente efficace per mantenere i pori liberi. L'obiettivo è duplice: regolare la produzione di sebo e impedire alle cellule morte di "cementarsi" all'interno del poro.

  • Doppia detersione: utilizzare un detergente oleoso per affinità che sciolga il sebo in eccesso, seguito da un detergente schiumogeno delicato per rimuovere i residui.

  • Esfoliazione chimica: l'uso di acido salicilico (bha) è il rimedio d'elezione, poiché essendo liposolubile riesce a penetrare all'interno del poro sciogliendo il "tappo" di sebo.

  • Utilizzo di prodotti non comedogenici: verificare sempre che creme idratanti e make-up non contengano ingredienti che favoriscono l'ostruzione dei pori, come alcuni oli minerali o derivati del petrolio.

  • Idratazione adeguata: una pelle disidratata può reagire producendo ancora più sebo per autodifesa, peggiorando la situazione dei comedoni.

  • Cambio frequente delle federe: residui di sebo e batteri si accumulano sul cuscino durante la notte, favorendo nuove ostruzioni se non rimossi con lavaggi frequenti.

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Come togliere i punti neri profondi

Quando il punto nero è radicato da molto tempo o è particolarmente profondo, i comuni lavaggi non sono sufficienti. La tentazione di schiacciarli con le dita è forte, ma è la pratica più dannosa in assoluto: la pressione esercitata dalle unghie può rompere le pareti del follicolo, spingendo i batteri in profondità e causando cicatrici o macchie scure permanenti (iperpigmentazione post-infiammatoria).

Per rimuovere i punti neri profondi in modo sicuro, occorre un approccio graduale:

  1. Ammorbidimento del tappo: l'uso di vapori caldi (fumenti) per pochi minuti aiuta ad ammorbidire la cheratina del punto nero, rendendo l'uscita meno traumatica.

  2. Trattamenti ai retinoidi: derivati della vitamina a, come il retinolo, accelerano il ricambio cellulare "spingendo" naturalmente l'impurità verso la superficie.

  3. Maschere all'argilla: l'argilla bianca (caolino) o verde ha un effetto assorbente che aiuta a "estrarre" delicatamente il sebo in eccesso dai pori dilatati.

  4. Estrattori di comedoni: piccoli strumenti metallici ad anello che, se usati correttamente e dopo aver disinfettato la pelle, permettono di esercitare una pressione uniforme intorno al punto nero, facilitandone l'uscita senza danneggiare i tessuti circostanti.

  5. Acido glicolico: per i punti neri radicati, un peeling a base di acidi della frutta può aiutare a rimuovere gli strati di pelle morta che tengono "prigioniero" il comedone.

Quando rivolgersi ad un esperto?

Nonostante l'ampia disponibilità di rimedi casalinghi, esistono situazioni in cui l'intervento di un professionista è indispensabile. Un dermatologo o un'estetista qualificata dispongono di strumenti e competenze che minimizzano i rischi.

È necessario consultare un esperto se:

  1. I punti neri sono estremamente numerosi e non rispondono ai trattamenti da banco dopo 8-12 settimane.

  2. I comedoni si presentano costantemente infiammati, dolenti o circondati da un alone rosso.

  3. Si ha la tendenza a sviluppare cicatrici o macchie dopo ogni imperfezione.

  4. Le impurità compaiono in zone difficili da trattare autonomamente, come l'interno delle orecchie o la schiena.

  5. Si desidera effettuare una pulizia del viso professionale (estrazione manuale) per rimuovere i punti neri più radicati senza causare traumi cutanei.

L'esperto potrà consigliare trattamenti professionali come la microdermoabrasione, il peeling chimico ad alta concentrazione o l'uso di farmaci topici a base di acido retinoico che richiedono ricetta medica.

FAQ

È vero che i cerotti per i punti neri funzionano davvero?

I cerotti (patch) offrono un risultato visivo immediato perché rimuovono la parte superficiale e ossidata del punto nero. Tuttavia, non agiscono sulla causa della formazione e spesso risultano troppo aggressivi per la pelle sensibile, rischiando di dilatare ulteriormente i pori se usati con una frequenza eccessiva senza una successiva cura lenitiva.

Perché i punti neri ritornano sempre nello stesso posto?

Il poro è un condotto che può rimanere dilatato dopo un'estrazione aggressiva. Se la produzione di sebo non viene regolata con una dieta equilibrata e prodotti specifici, quel "tubicino" vuoto si riempirà nuovamente in breve tempo. La costanza nell'esfoliazione chimica con acido salicilico è l'unica soluzione per prevenire il riempimento costante.

Lo scrub con lo zucchero è utile per togliere i punti neri?

Gli scrub fisici granulari come quelli a base di zucchero o noccioli possono risultare troppo abrasivi e causare micro-lesioni sulla pelle. Per i punti neri è molto più efficace e sicuro un esfoliante chimico che sciolga l'ostruzione dall'interno, piuttosto che grattare via meccanicamente lo strato superficiale dell'epidermide rischiando irritazioni inutili.


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AutoreElty

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