Manovre di Heimlich: come farle, quando usarle e cosa non fare

- Come riconoscere il soffocamento: segni e differenze tra ostruzione parziale e totale
- Cosa fare subito: i primi passi prima della manovra
- Manovre di Heimlich nell’adulto: come si eseguono passo dopo passo
- Colpi interscapolari e Heimlich: cosa si fa prima e perché
- Manovre di Heimlich nel bambino: cosa cambia rispetto all’adulto
- Lattanti (meno di 1 anno): perché NON si fa la Heimlich classica
- Gravidanza e persone con obesità: alternative alle spinte addominali
- Se sei da solo e stai soffocando: cosa puoi fare
- Cosa NON fare: errori comuni che possono peggiorare la situazione
- Dopo la manovra: quando serve un controllo medico
- Prevenzione: come ridurre il rischio di soffocamento a tavola e in casa
- Quando chiamare il 112/118: segnali che indicano emergenza
- Domande frequenti (FAQ) sulle manovre di Heimlich
Manovre di Heimlich: come farle, quando usarle e cosa non fare
Le manovre di heimlich sono una tecnica di primo soccorso pensata per liberare le vie aeree quando un corpo estraneo (per esempio un boccone di cibo) blocca il passaggio dell’aria. In questi casi il tempo conta davvero: pochi minuti possono fare la differenza tra una grande paura e una conseguenza grave. Sapere cosa fare riduce il panico e aumenta le possibilità di aiutare in modo efficace, nell’attesa dei soccorsi.
Questa guida è informativa e non sostituisce un corso pratico con istruttori qualificati. Le manovre vanno eseguite con la tecnica corretta: se puoi, considera di frequentare un corso di primo soccorso e di disostruzione delle vie aeree. In ogni caso, se sospetti un soffocamento serio, chiama subito il 112 o il 118.
Come riconoscere il soffocamento: segni e differenze tra ostruzione parziale e totale
La prima cosa da fare è capire se la persona sta davvero soffocando e quanto è grave l’ostruzione. In un’ostruzione parziale, l’aria passa ancora: la persona di solito riesce a tossire, magari con fatica, può emettere suoni e a volte riesce a parlare a frasi brevi. In questa situazione, la tossa è il “miglior alleato”: l’indicazione più prudente è incoraggiare la persona a tossire e monitorare, senza interferire troppo.
In un’ostruzione totale, invece, l’aria non passa: la persona non riesce a parlare, non riesce a tossire efficacemente, può portarsi le mani alla gola (il classico segno universale del soffocamento) e può diventare rapidamente cianotica, confusa o perdere conoscenza. Qui serve agire subito: è il contesto tipico in cui le manovre di heimlich (o le manovre di disostruzione appropriate per età e condizioni) diventano fondamentali, mentre un’altra persona chiama i soccorsi.
Cosa fare subito: i primi passi prima della manovra
Se la persona mostra segni di ostruzione importante, il primo passo è attivare i soccorsi. Se sei solo, chiama il 112/118 in viva voce appena possibile. Se siete in due, uno chiama e l’altro interviene. Nel frattempo, chiedi rapidamente: “Stai soffocando?” Se la persona non riesce a rispondere o annuisce con difficoltà, trattala come ostruzione severa.
Se la persona tossisce bene, non fare la manovra: resta vicino, incoraggiala a tossire e preparati a intervenire se la situazione peggiora. Se invece non riesce a respirare, parla pochissimo e agisci. Evita di mettere le dita in bocca “a tentativi”: il cosiddetto finger sweep può spingere l’oggetto più in profondità. L’unica eccezione è quando vedi chiaramente l’oggetto in bocca e puoi afferrarlo facilmente.
Un aspetto spesso sottovalutato è la gestione del panico. In emergenza possono comparire attacchi di panico nel soccorritore o nei presenti: respirare, dare istruzioni semplici e dividere i compiti (chi chiama, chi apre la porta, chi interviene) aiuta a restare efficaci.
Manovre di Heimlich nell’adulto: come si eseguono passo dopo passo
Le manovre di heimlich nell’adulto (e in generale in persone oltre l’infanzia, quando la tecnica è indicata) consistono in spinte addominali rapide e dirette verso l’interno e verso l’alto, con l’obiettivo di creare una “tosse artificiale” che espella il corpo estraneo.
Posizionati dietro la persona. Se è in piedi, fai in modo che sia leggermente inclinata in avanti, così se l’oggetto si libera può uscire dalla bocca. Metti un piede tra i suoi piedi o comunque in una posizione stabile. Chiudi una mano a pugno e posizionala con il lato del pollice appena sopra l’ombelico e sotto lo sterno. Afferra il pugno con l’altra mano e fai una serie di spinte decise verso l’interno e verso l’alto. Le spinte devono essere nette e ripetute, senza “massaggiare” l’addome.
Continua finché l’oggetto viene espulso o finché la persona perde coscienza. Se perde coscienza, accompagna a terra con cautela e passa alle manovre di rianimazione (RCP) e chiamata/aggiornamento dei soccorsi. Anche quando l’episodio sembra risolversi, è consigliabile che la persona venga valutata: le spinte addominali possono causare dolore, contusioni o, raramente, lesioni interne.
Colpi interscapolari e Heimlich: cosa si fa prima e perché
Molti protocolli di primo soccorso prevedono di alternare colpi interscapolari (tra le scapole) e spinte addominali, soprattutto in adulti e bambini più grandi. L’idea è semplice: cambiare tipo di pressione può aiutare a liberare l’ostruzione. I colpi vanno dati con il palmo della mano, in modo deciso, con la persona inclinata in avanti e la testa più bassa del torace quando possibile.
Non esiste un “trucco” universale valido in tutte le situazioni: ciò che conta è riconoscere la gravità, agire rapidamente, mantenere una posizione sicura e continuare finché l’ostruzione si risolve o arrivano i soccorsi. Se non hai formazione pratica, resta sulle indicazioni più diffuse e non improvvisare varianti.
Manovre di Heimlich nel bambino: cosa cambia rispetto all’adulto
Nel bambino la disostruzione richiede attenzione in più perché il corpo è più piccolo e le strutture sono più delicate. In generale si usano colpi interscapolari e spinte addominali con forza proporzionata. Il posizionamento delle mani resta simile (sopra l’ombelico e sotto lo sterno), ma l’intensità deve essere adeguata all’età e alla corporatura.
Una regola pratica: la spinta deve essere efficace, ma non violenta. Se il bambino tossisce in modo valido e riesce a respirare, si tende a favorire la tosse, osservando. Se invece non riesce a parlare, non tossisce o peggiora rapidamente, serve intervenire e chiamare i soccorsi.
Dopo l’evento, anche se l’oggetto è uscito e il bambino sembra stare bene, è prudente chiedere una valutazione medica, soprattutto se persistono tosse, dolore, voce rauca o difficoltà respiratoria.
Lattanti (meno di 1 anno): perché NON si fa la Heimlich classica
Nei lattanti (sotto l’anno di età) non si eseguono le spinte addominali tipiche delle manovre di heimlich. Si utilizzano invece sequenze specifiche di colpi interscapolari e compressioni toraciche, perché l’addome è più vulnerabile e la tecnica “da adulto” può essere pericolosa.
In modo molto sintetico: si tende a tenere il lattante in posizione prona sull’avambraccio, con la testa più bassa del tronco, sostenendo bene la mandibola, e a dare colpi tra le scapole. Se non basta, si passa a compressioni sul torace (non sull’addome). È essenziale imparare queste manovre in un corso dedicato: farle bene è possibile, ma farle “a memoria” dopo un video può non essere sufficiente in emergenza.
Gravidanza e persone con obesità: alternative alle spinte addominali
In gravidanza avanzata e in alcune persone con importante obesità, le spinte addominali possono risultare difficili o non appropriate. In questi casi, si ricorre più spesso a spinte sul torace (compressioni toraciche esterne), con posizionamento delle mani in area sternale, seguendo le indicazioni dei protocolli di primo soccorso.
Se ti trovi in questa situazione, la priorità resta la stessa: riconoscere l’ostruzione totale, chiamare subito i soccorsi e intervenire con manovre adatte. Dopo l’episodio è ancora più importante una valutazione medica, sia per la persona soccorsa sia, in caso di gravidanza, per la tutela della mamma e del bambino.
Se sei da solo e stai soffocando: cosa puoi fare
Se sei solo e sospetti un soffocamento grave, chiama immediatamente il 112/118 in viva voce. Poi puoi provare l’auto-disostruzione: l’idea è riprodurre una spinta addominale usando un bordo rigido (per esempio lo schienale di una sedia o il bordo di un tavolo robusto), posizionandolo tra ombelico e sterno e spingendo con decisione verso l’interno e verso l’alto. È una manovra di emergenza: può funzionare, ma può anche provocare traumi, quindi va considerata solo quando non hai alternative.
Dopo esserti liberato, non minimizzare: se avverti dolore importante, fatica a respirare, tosse persistente o senso di “qualcosa rimasto giù”, chiedi assistenza medica. In alcuni casi un frammento può restare in trachea o bronchi e dare problemi anche a distanza.
Cosa NON fare: errori comuni che possono peggiorare la situazione
In emergenza circolano molti consigli sbagliati. Evita di dare da bere per “mandare giù” il boccone: se l’aria non passa, aggiungere liquidi può aumentare il rischio. Evita pacche sulla schiena quando la persona è dritta o reclinata all’indietro: se l’oggetto è incastrato, una posizione sfavorevole può peggiorare l’ostruzione. Non perdere tempo con tentativi ripetuti di ispezione della bocca se non vedi chiaramente l’oggetto.
Un altro errore è aspettare troppo sperando che passi. Se la persona non respira, non parla e non tossisce, agisci subito e fai chiamare i soccorsi: anche pochi minuti possono portare a perdita di coscienza. E, al contrario, non fare la manovra se la persona tossisce efficacemente: in quel caso il suo corpo sta già facendo ciò che serve.
Dopo la manovra: quando serve un controllo medico
Anche quando le manovre di heimlich funzionano e il corpo estraneo viene espulso, può essere utile un controllo medico, soprattutto se la persona ha dolore intenso, difficoltà a deglutire, voce cambiata, tosse persistente, sangue dalla bocca, o se l’episodio ha richiesto manovre ripetute e vigorose. Le spinte addominali possono causare contusioni, e raramente lesioni interne, che vanno riconosciute presto.
Chi soffre di malattie cardiache o ha avuto un episodio molto stressante potrebbe anche accusare palpitazioni o dolore toracico: in quel caso è meglio non “aspettare e vedere”. Se compare dolore al petto, se la respirazione resta difficoltosa o se la persona appare confusa o molto debole, è indicato farsi valutare subito.
Prevenzione: come ridurre il rischio di soffocamento a tavola e in casa
La prevenzione è spesso la strategia più efficace. A tavola, mangiare con calma, masticare bene e evitare di parlare o ridere con il boccone in bocca riduce il rischio. Alcuni alimenti sono più “insidiosi” per consistenza e forma (ad esempio pezzi grandi e duri, alimenti rotondi e scivolosi): tagliare in pezzi piccoli e adattare la consistenza all’età è una buona abitudine.
Con i bambini piccoli è importante la supervisione durante i pasti e il gioco, perché piccoli oggetti possono finire in bocca. Anche alcune condizioni (stanchezza, abuso di alcol, sedazione, problemi neurologici) possono aumentare il rischio di aspirazione: in queste situazioni è utile fare ancora più attenzione, senza colpevolizzarsi. Se in famiglia c’è un rischio particolare, un check-up può aiutare a inquadrare condizioni predisponenti.
Quando chiamare il 112/118: segnali che indicano emergenza
Chiama immediatamente il 112/118 se la persona non riesce a respirare, non riesce a parlare, diventa blu/violacea, perde conoscenza, oppure se l’episodio non si risolve rapidamente con le manovre. Chiama anche se, dopo la risoluzione, rimangono difficoltà respiratorie, tosse violenta, dolore importante o se sospetti che parte del corpo estraneo sia stata aspirata più in profondità.
Se sei in dubbio, è meglio chiamare: descrivere la situazione a un operatore può aiutarti a capire come proseguire nell’attesa dell’ambulanza.
Domande frequenti (FAQ) sulle manovre di Heimlich
Le manovre di Heimlich si fanno se la persona tossisce?
No, se la tosse è efficace e la persona riesce a respirare almeno parzialmente, di solito è meglio incoraggiare a tossire e monitorare. Le manovre di heimlich diventano più indicate quando l’ostruzione sembra totale: non parla, non respira, non tossisce.
Quante spinte devo fare con la Heimlich?
Non esiste un numero “magico”. Si fanno spinte rapide e ripetute finché l’oggetto esce, la persona riprende a respirare o finché perde coscienza (in quel caso si passa alla gestione dell’incoscienza e alla RCP, con soccorsi già attivati).
È vero che la Heimlich può essere pericolosa?
Può causare contusioni e, raramente, lesioni interne, soprattutto se eseguita male o con forza eccessiva. Tuttavia, in una vera ostruzione totale il rischio maggiore è la mancanza di ossigeno: per questo la manovra è considerata salvavita quando indicata. Dopo l’evento, se ci sono sintomi persistenti o dolore importante, è prudente una valutazione medica.
Posso fare la Heimlich a un lattante?
No, nei lattanti sotto l’anno non si usano le spinte addominali tipiche. Si utilizzano colpi interscapolari e compressioni toraciche secondo protocolli specifici. In caso di dubbio, chiama subito il 112/118.
Cosa devo fare se la persona sviene durante il soffocamento?
Se perde coscienza, accompagna a terra in sicurezza, chiama o fai chiamare subito il 112/118 (se non l’hai già fatto) e inizia la rianimazione cardiopolmonare seguendo le istruzioni dell’operatore. Se vedi un oggetto in bocca facilmente afferrabile, rimuovilo; altrimenti evita manovre “alla cieca”.
Dopo la Heimlich serve sempre andare in pronto soccorso?
Non sempre, ma è consigliabile un controllo se ci sono dolore forte, difficoltà a respirare, tosse persistente, sangue, voce rauca, o se l’episodio è stato intenso o prolungato. In caso di bambini, lattanti, gravidanza o fragilità cliniche, la soglia per farsi valutare dovrebbe essere più bassa.
Nota di sicurezza: le indicazioni possono variare leggermente tra protocolli e corsi (per esempio per ordine e alternanza delle manovre). La cosa più utile è imparare con un corso pratico e aggiornato; nel dubbio, chiama subito i soccorsi e segui le istruzioni dell’operatore.
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