Fibroma cutaneo: cause, sintomi e trattamenti. Come riconoscerlo e quando rimuoverlo

Il fibroma cutaneo è una delle neoformazioni benigne della pelle più comuni e meno preoccupanti, ma la sua comparsa può generare ansia e confusione. Si manifesta come una piccola escrescenza o un nodulo, spesso innocuo, ma che può diventare fastidioso per motivi estetici o a causa dell'attrito con indumenti e gioielli.
Comprendere la natura del fibroma, i suoi sintomi tipici e le opzioni di trattamento disponibili è fondamentale per una gestione consapevole.
Che cosa è un fibroma cutaneo
Un fibroma cutaneo, noto anche come fibroma molle (o acrocordon in termini medici per le varianti più piccole) o fibroma duro (o dermatofibroma), è una lesione benigna che origina dal tessuto connettivo della pelle, in particolare dai fibroblasti, le cellule responsabili della produzione di collagene ed elastina.
Il fibroma molle è la forma più diffusa. Si presenta come una piccola protuberanza morbida, peduncolata (attaccata alla pelle tramite un "gambetto") o sessile (con base larga), di colore che può variare dal rosa chiaro, al color carne, fino al marrone scuro. Hanno dimensioni variabili, da pochi millimetri fino a diversi centimetri. Le sedi di elezione sono le zone di pieghe cutanee e di sfregamento, come il collo, le ascelle, l'inguine, sotto il seno e le palpebre.
Il fibroma duro (o dermatofibroma) è meno comune e ha una consistenza più soda, apparendo come un nodulo duro e circoscritto, generalmente di colore rossastro o brunastro. A differenza del fibroma molle, non è peduncolato ma si sviluppa all'interno del derma. Una caratteristica distintiva del dermatofibroma è il cosiddetto "segno della fossetta": se si prova a pizzicarlo, la lesione tende ad affossarsi. Questi fibromi si trovano più spesso sugli arti inferiori, in particolare sulle gambe.
In entrambi i casi, la caratteristica fondamentale è la loro natura benigna. Non sono lesioni precancerose e non evolvono in tumori maligni.
Quali sono i sintomi del fibroma cutaneo?
La maggior parte dei fibromi cutanei è asintomatica, ovvero non causa alcun disagio fisico. La loro presenza è spesso notata casualmente o durante l'igiene personale. Tuttavia, in alcune circostanze, possono manifestarsi dei sintomi, che sono quasi sempre legati alla loro posizione e non alla loro natura patologica.
I sintomi più comuni includono:
Disagio estetico: soprattutto se i fibromi si trovano in aree visibili come il viso, il collo o le mani, possono rappresentare una fonte di imbarazzo o di fastidio estetico.
Irritazione o infiammazione: i fibromi molli, in particolare, possono irritarsi a causa dello sfregamento continuo con vestiti, colletti, cinture, gioielli o durante la rasatura. Questo può portare a rossore, gonfiore e un leggero dolore.
Sanguinamento o necrosi: se il fibroma peduncolato subisce una torsione completa, il flusso sanguigno al suo interno può interrompersi (necrosi). Questo causa l'annerimento della lesione, che può apparire come una crosta. In alcuni casi, può sanguinare leggermente. Sebbene l'aspetto possa essere allarmante, è un processo di "autolisi" che spesso porta alla caduta spontanea della lesione.
Prurito (nel caso del fibroma duro): i dermatofibromi, a volte, possono causare un leggero prurito o sensazione di fastidio, anche se in assenza di irritazione meccanica.
Aumento di dimensione (raro): in generale, una volta formatosi, un fibroma mantiene le sue dimensioni. Un rapido aumento è raro ma può essere un sintomo che necessita di una valutazione per escludere altre patologie.
È importante sottolineare che la presenza di dolore intenso, cambiamenti rapidi di colore o forma, o la comparsa di ulcere, pur potendo verificarsi in rari casi di traumi del fibroma, devono sempre indurre a una visita specialistica per una diagnosi differenziale.
Le cause del fibroma cutaneo
Le cause esatte che portano alla formazione dei fibromi non sono completamente note, ma la ricerca scientifica ha identificato diversi fattori di rischio e condizioni predisponenti che ne aumentano la probabilità di sviluppo. Non si tratta di malattie infettive e non sono contagiosi.
I principali fattori causali e di rischio includono:
Fattori genetici e predisposizione familiare: esiste una chiara tendenza ereditaria. Se i genitori o i parenti stretti presentano fibromi, è più probabile che li sviluppi anche l'individuo.
Frizione e irritazione cronica: la causa più significativa per i fibromi molli è lo sfregamento. Le aree dove la pelle sfrega contro la pelle (come ascelle e inguine) o contro indumenti (come il colletto o il reggiseno) sono le più colpite. Questo stimolo meccanico cronico sembra indurre una proliferazione localizzata dei fibroblasti.
Squilibri ormonali: i fibromi molli sono più comuni durante la gravidanza e in individui che presentano livelli elevati di ormoni (come estrogeni e progesterone). Anche l'acromegalia, una condizione associata a un eccesso di ormone della crescita, può favorirne la comparsa.
Condizioni metaboliche: esiste una forte correlazione tra la presenza di fibromi molli e l'insulino-resistenza, il diabete mellito di tipo 2 e l'obesità. Molti specialisti considerano i fibromi molli come un potenziale segnale cutaneo di una sottostante sindrome metabolica.
Età: la frequenza dei fibromi aumenta con l'avanzare dell'età. Sono rari nei bambini e tendono a comparire o moltiplicarsi dopo i 30-40 anni.
Traumi o punture di insetti (per il fibroma duro): i dermatofibromi (fibromi duri) si ritiene che si sviluppino spesso in risposta a un trauma cutaneo locale, come una piccola ferita, una follicolite, o, più frequentemente, una puntura di insetto. Sono, in pratica, una reazione fibrosa esagerata e localizzata della pelle.
A chi rivolgersi quando si sospetta un fibroma?
Quando si nota una nuova escrescenza o un nodulo sulla pelle, il primo passo non deve essere l'autodiagnosi, ma la consultazione di un professionista.
Il medico di riferimento per la diagnosi e la gestione dei fibromi cutanei è il dermatologo. Tuttavia, un medico di base (medico curante) è il primo interlocutore e può eseguire un esame iniziale e indirizzare il paziente.
Il ruolo del dermatologo:
Diagnosi differenziale: l'obiettivo principale è confermare che si tratti effettivamente di un fibroma benigno e non di un'altra lesione cutanea, potenzialmente maligna, come un melanoma nodulare o un carcinoma basocellulare. Sebbene il fibroma cutaneo sia facilmente riconoscibile, la diagnosi visiva è essenziale.
Dermatoscopia: il dermatologo utilizza il dermatoscopio, un microscopio a luce polarizzata che consente una visione ingrandita delle strutture sottocutanee. Questo strumento è cruciale per analizzare la struttura, la pigmentazione e l'organizzazione cellulare della lesione, escludendo la malignità.
Indicazione terapeutica: una volta stabilita la diagnosi di fibroma benigno, il dermatologo valuterà la necessità e l'opportunità di una rimozione, tenendo conto delle dimensioni, della posizione e dei sintomi del paziente.
È particolarmente importante consultare un dermatologo se la lesione:
cambia rapidamente in dimensioni, forma o colore.
sanguina spontaneamente e persistentemente senza trauma.
presenta bordi irregolari o più colori.
appare sulla pianta del piede o sul palmo della mano..
Rimedi del fibroma: quando va asportato?
La maggior parte dei fibromi cutanei non richiede alcun trattamento, poiché sono benigni e innocui. La rimozione, tuttavia, viene quasi sempre eseguita per ragioni estetiche o per prevenire l'irritazione e i sintomi correlati al trauma meccanico.
Indicazioni per l'asportazione:
Fastidio funzionale: la rimozione è indicata se il fibroma è costantemente irritato da vestiti, rasatura, o se interferisce con la vista (come nel caso dei fibromi palpebrali).
Motivazioni estetiche: se la lesione si trova in una zona visibile e crea disagio psicologico al paziente, l'asportazione è la soluzione raccomandata.
Sospetto diagnostico: se il fibroma presenta caratteristiche atipiche o se il dermatologo non è sicuro della natura benigna, viene rimosso chirurgicamente per consentire l'esame istologico (biopsia).
Metodi di rimozione del fibroma molle (Acrocordoni):
I fibromi molli, essendo superficiali e peduncolati, possono essere rimossi in modo minimamente invasivo:
Crioterapia: congelamento della lesione con azoto liquido. È un metodo veloce, ma può lasciare piccole macchie chiare o scure temporanee.
Diatermocoagulazione (DTC): utilizzo di corrente elettrica per cauterizzare e tagliare il "gambetto" del fibroma. È molto efficace e minimizza il sanguinamento.
Laser: l'uso di specifici tipi di laser può vaporizzare il tessuto della lesione, spesso lasciando una cicatrice quasi invisibile.
Escissione con forbici chirurgiche sterili: il fibroma viene semplicemente reciso alla base. Questo metodo è rapido e spesso non richiede punti di sutura.
Metodi di rimozione del fibroma duro (Dermatofibromi):
I fibromi duri, sviluppandosi in profondità nel derma, richiedono un approccio più incisivo per prevenire le recidive:
Escissione chirurgica: è il metodo standard. La lesione viene asportata completamente tramite un'incisione, che viene poi chiusa con punti di sutura. Questa tecnica garantisce la rimozione completa e la possibilità di eseguire l'esame istologico.
Shaving (rasatura): in alcuni casi, solo la parte sporgente viene rimossa con una lametta chirurgica, lasciando la base in sede. Tuttavia, questo metodo comporta un alto rischio di recidiva.
FAQ
1. Il fibroma cutaneo è contagioso?
No, il fibroma cutaneo non è assolutamente contagioso. Si tratta di una proliferazione benigna di cellule del tessuto connettivo (fibroblasti) all'interno della pelle. I fattori scatenanti sono interni all'individuo (genetica, squilibri ormonali) o legati a fenomeni locali (sfregamento, traumi) e non è possibile trasmettere la condizione tramite contatto fisico, liquidi corporei o condivisione di oggetti.
2. I fibromi cutanei possono ricrescere dopo la rimozione?
sì, i fibromi molli, in particolare, hanno una tendenza a ricrescere o a formarne di nuovi nelle aree predisposte (pieghe e zone di sfregamento), anche se la lesione originale è stata completamente asportata. I fibromi duri (dermatofibromi) hanno un rischio di recidiva leggermente inferiore, ma se la rimozione chirurgica non è completa, possono ripresentarsi. La presenza di fibromi indica una predisposizione cutanea.
3. La rimozione di un fibroma cutaneo lascia sempre una cicatrice?
la possibilità di una cicatrice dipende dal tipo di fibroma e dalla tecnica di rimozione. Per i piccoli fibromi molli rimossi con crioterapia o diatermocoagulazione, la cicatrice è solitamente minima o assente (spesso resta solo un alone). La rimozione chirurgica dei fibromi duri, più profondi, richiede sutura e, pertanto, lascia una sottile cicatrice lineare, che con il tempo tende a schiarirsi e a rendersi meno visibile.
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