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Emorragia cerebrale: sintomi, cause, tipi, diagnosi con TAC, cure, conseguenze e possibilità di guarigione

~December 17, 2025
6 minuti
emorragia cerebrale

L'emorragia cerebrale, o emorragia intracranica, è una condizione medica grave che richiede un intervento immediato. Essa si verifica quando un vaso sanguigno si rompe all'interno o intorno al cervello, provocando la fuoriuscita di sangue che danneggia i tessuti cerebrali adiacenti e aumenta la pressione endocranica. 

Quando si può parlare di emorragia cerebrale?

Si parla di emorragia cerebrale quando il sangue si riversa negli spazi interni del cranio. Questa condizione rientra nel più ampio quadro degli ictus emorragici ed è classificata in base alla sua localizzazione:

  1. Emorragia intraparenchimale (o intracerebrale): il sanguinamento avviene direttamente all'interno del tessuto cerebrale. È il tipo di emorragia più comune e spesso è causata dall'ipertensione cronica.

  2. Emorragia subaracnoidea (ESA): il sanguinamento avviene nello spazio subaracnoideo, l'area tra il cervello e la membrana aracnoidea che lo riveste. La causa principale è tipicamente la rottura di un aneurisma cerebrale.

  3. Emorragia subdurale (ESD) ed emorragia epidurale (EED): queste sono forme di sanguinamento che si verificano tra le membrane (dure madre, aracnoide e pia madre) che avvolgono il cervello e sono quasi sempre di origine traumatica (causate da un trauma cranico).

L'elemento comune è che il sangue fuoriuscito forma un coagulo (ematoma) che occupa spazio, comprimendo e distruggendo le cellule cerebrali circostanti, compromettendo le normali funzioni neurologiche.

I sintomi più ricorrenti dell'emorragia cerebrale

I sintomi dell'emorragia cerebrale sono spesso acuti, improvvisi e riflettono l'area del cervello colpita e la velocità con cui l'ematoma si forma e aumenta di dimensioni.

I segnali di allarme che richiedono l'attivazione immediata del soccorso medico (118) includono:

  • cefalea improvvisa e violentissima: spesso descritta come il "peggior mal di testa della vita" (tipico dell'emorragia subaracnoidea).

  • improvvisa debolezza o paralisi (emiparesi/emiplegia): di solito monolaterale, che coinvolge viso, braccio o gamba.

  • difficoltà a parlare o comprendere il linguaggio (afasia): confusione mentale e disorientamento.

  • perdita di coscienza: sonnolenza, letargia o coma (specialmente se l'emorragia è estesa o coinvolge il tronco encefalico).

  • nausea e vomito: sintomi dovuti all'aumento della pressione intracranica.

  • disturbi visivi: perdita della vista in uno o entrambi gli occhi o visione doppia.

  • rigidità nucale: in particolare nelle emorragie subaracnoidee.

Riconoscere questi sintomi in modo tempestivo è cruciale, poiché la rapidità della diagnosi e del trattamento è direttamente correlata alle possibilità di recupero.

Quali sono le cause dell’emorragia cerebrale?

Le cause dell'emorragia cerebrale variano in base al tipo di sanguinamento, ma la maggior parte non è traumatica.

Cause dell'emorragia intraparenchimale:

  • ipertensione arteriosa cronica: è la causa più comune. l'alta pressione indebolisce le pareti dei piccoli vasi sanguigni (arteriole) nel cervello, portando alla rottura.

  • angiopatia amiloide cerebrale (aac): una condizione legata all'età in cui le proteine amiloidi si depositano nelle pareti dei vasi sanguigni, rendendoli fragili. è una causa frequente di emorragia nelle persone anziane non ipertese.

  • malformazioni artero-venose (mav) e fistole: connessioni anomale tra arterie e vene che possono rompersi.

  • tumori cerebrali: possono sanguinare al loro interno.

  • uso di anticoagulanti o antiaggreganti piastrinici: aumentano significativamente il rischio di sanguinamento in presenza di un vaso fragile.

Cause dell'emorragia subaracnoidea (ESA):

  • rottura di aneurisma cerebrale sacculare: la causa più frequente. l'aneurisma è un rigonfiamento a sacco della parete di un'arteria, spesso congenito.

  • trauma cranico: in questo caso l'esa è secondaria al danno da impatto.

Come prevenire l’emorragia cerebrale?

La prevenzione si concentra sulla gestione dei fattori di rischio vascolari modificabili, in particolare quelli legati all'ipertensione e all'aterosclerosi.

Le strategie preventive più efficaci includono:

  • controllo rigoroso della pressione arteriosa: mantenere i valori pressori entro i limiti raccomandati attraverso farmaci e modifiche dello stile di vita.

  • gestione dei disturbi della coagulazione: monitoraggio attento del dosaggio dei farmaci anticoagulanti (es. warfarin, noac) e antiaggreganti (es. aspirina).

  • abbandono del fumo: il fumo di sigaretta è un fattore di rischio significativo per l'ipertensione e la formazione di aneurismi.

  • moderazione nell'uso di alcolici e droghe: l'abuso di sostanze (in particolare la cocaina) è legato all'ipertensione acuta e alla rottura vascolare.

  • dieta equilibrata e attività fisica: mantenere un peso corporeo sano e controllare i livelli di colesterolo e glicemia.

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Emorragia cerebrale e TAC

La Tomografia Assiale Computerizzata (TAC) è la tecnica di imaging di prima scelta e più rapida per la diagnosi di emorragia cerebrale.

  • rapidità e disponibilità: la tac è ampiamente disponibile in quasi tutti i pronto soccorso e l'esame è molto veloce, un fattore critico in una condizione tempo-dipendente come l'emorragia.

  • sensibilità al sangue: la tac è estremamente sensibile nel rilevare il sangue fresco. l'ematoma appare come un'area iperdensa (bianca brillante) nel contesto del tessuto cerebrale (che appare grigio).

  • diagnosi differenziale: la tac permette non solo di confermare la presenza di sanguinamento, ma anche di determinarne la localizzazione, la dimensione e l'eventuale presenza di idrocefalo, informazioni essenziali per il neurochirurgo.

L'Angio-TAC o l'Angiografia vengono poi utilizzate in una fase successiva per identificare l'origine del sanguinamento (ad esempio, un aneurisma o una mav), soprattutto in caso di emorragia subaracnoidea, guidando così il trattamento specifico.

Quali sono i tempi di riassorbimento emorragia cerebrale?

Il riassorbimento dell'ematoma cerebrale è un processo biologico complesso che dipende da diversi fattori, tra cui la dimensione e la posizione dell'emorragia.

  • processo di riassorbimento: dopo la rottura del vaso, l'ematoma è inizialmente composto da globuli rossi e fibrina. il corpo avvia un processo infiammatorio in cui macrofagi (cellule "spazzine") digeriscono e rimuovono i residui ematici.

  • tempistiche: le tempistiche sono molto variabili. un piccolo ematoma può impiegare poche settimane per essere riassorbito quasi completamente. ematomi più grandi o quelli che comprimono strutture vitali possono richiedere mesi per una risoluzione significativa.

  • risoluzione completa: l'ematoma raramente scompare senza lasciare traccia. spesso, l'area precedentemente occupata dal sangue si trasforma in una cavità riempita di liquido (cisti o cavità gliotica) o in tessuto cicatriziale.

  • importanza clinica: il riassorbimento clinico è importante, ma il danno neurologico è determinato dalla fase acuta e dal danno cellulare iniziale causato dalla compressione e dall'infiammazione, non tanto dal tempo di riassorbimento.

Quali sono le potenziali conseguenze di un’emorragia cerebrale?

Le conseguenze (esiti) dell'emorragia cerebrale sono estremamente eterogenee e dipendono criticamente dalla localizzazione, dal volume del sanguinamento e dalla rapidità del trattamento.

Le conseguenze possono includere:

  • deficit motori: la debolezza o paralisi di un lato del corpo (emiparesi/emiplegia) è molto comune, specialmente se l'emorragia interessa le vie motorie.

  • deficit del linguaggio (afasia): difficoltà a produrre o comprendere il linguaggio, se l'emorragia interessa le aree di broca o wernicke (spesso nell'emisfero sinistro).

  • disturbi cognitivi: problemi di memoria, attenzione, capacità di ragionamento e problem-solving.

  • crisi epilettiche: l'ematoma e la successiva cicatrice cerebrale possono irritare la corteccia, provocando crisi epilettiche.

  • idrocefalo: l'accumulo di sangue può bloccare il normale flusso del liquido cerebrospinale, causando l'espansione dei ventricoli e un aumento della pressione.

  • morte: purtroppo, le emorragie cerebrali massive o quelle che coinvolgono il tronco encefalico hanno un alto tasso di mortalità.

Tuttavia, è fondamentale sottolineare che un recupero parziale o significativo è possibile grazie alla neuroplasticità (la capacità del cervello di riorganizzarsi) e a un intensivo programma di riabilitazione neurologica.

FAQ

Si può guarire dall’emorragia cerebrale?

Si può guarire o, più precisamente, si può ottenere un recupero funzionale significativo. il termine "guarigione" in neurologia implica spesso il recupero delle funzioni perse, non l'annullamento del danno cellulare iniziale.

  • il recupero è un processo lungo e si basa sull'intensità e sulla qualità della riabilitazione (fisioterapia, logopedia, terapia occupazionale).

  • le possibilità di recupero dipendono da: età del paziente, volume e localizzazione dell'emorragia, presenza di patologie preesistenti e l'efficacia del trattamento acuto.

  • i pazienti possono riacquistare gran parte dell'autonomia, ma la maggior parte deve affrontare un percorso riabilitativo di mesi o anni per massimizzare le possibilità di un ritorno a una vita funzionale.

L’emorragia cerebrale può avvenire nei neonati?

L’emorragia cerebrale può colpire anche i neonati, in particolare i prematuri.

  • l'emorragia intraventricolare (eiv) è la forma più comune e si verifica nei neonati pretermine a causa della fragilità dei vasi sanguigni nella matrice germinativa cerebrale (un'area che scompare dopo la nascita).

  • nei neonati a termine, le emorragie cerebrali sono più spesso legate a traumi da parto o a problemi di coagulazione.

  • le conseguenze possono essere gravi e includono paralisi cerebrale, disturbi dello sviluppo o idrocefalo, ma il progresso nella cura intensiva neonatale ha migliorato significativamente la prognosi.

C’è una differenza tra emorragia cerebrale e ictus?

Si, m ma l'emorragia cerebrale è una sottocategoria dell'ictus.

  • ictus (o accidente cerebrovascolare - acv): è un termine generico che descrive qualsiasi evento che interrompe il flusso sanguigno al cervello, causando la morte delle cellule cerebrali.

  • ictus ischemico: è il tipo più comune (circa l'85%) ed è causato da un'ostruzione (trombo o embolo) di un'arteria, che blocca l'apporto di ossigeno e nutrienti.

  • ictus emorragico: è il tipo meno comune (circa il 15%) ed è causato dalla rottura di un vaso sanguigno e dal conseguente sanguinamento nel cervello. l'emorragia cerebrale, nelle sue varie forme (intraparenchimale, subaracnoidea), è la manifestazione dell'ictus emorragico.

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AutoreElty

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