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Dolori addominali: mappa e cause per ogni zona dell’addome

Revisionato da: Elty~November 20, 2024
10 minuti
mappa dolori addominali

I dolori addominali sono un problema che è capitato a tutti, almeno una volta nella vita e che può riguardare individui di tutte le età e spesso causa preoccupazioni significative. Possono essere provocati da una varietà di condizioni, alcune lievi e altre più gravi, e possono manifestarsi in diverse aree dell'addome. Comprendere la mappa dei dolori addominali è fondamentale per identificare la possibile causa del dolore e sapere quale azione intraprendere. 

A seconda dell'origine del dolore, la diagnosi può richiedere differenti indagini e trattamenti, che vanno da semplici interventi dietetici fino a procedure chirurgiche complesse. Vediamo quindi le diverse tipologie di dolore addominale, le aree specifiche interessate, le possibili cause e i rimedi utili. Questo articolo è pensato per fornire una guida dettagliata per aiutare a comprendere meglio i sintomi e, dove possibile, individuare la necessità di consultare uno specialista per evitare conseguenze più gravi.

La mappa dei dolori addominali

L'addome è una regione molto complessa del corpo umano in quanto ospita numerosi organi vitali, inclusi quelli digestivi, reni, milza e organi riproduttivi e la localizzazione del dolore può fornire indicazioni preziose per comprendere la causa sottostante. 

I fastidi che si manifestano in diverse parti dell'addome possono essere il risultato di patologie specifiche di uno o più organi, ma non bisogna dimenticare anche il fenomeno del dolore irradiato. Approfondiamo di seguito le principali zone in cui può presentarsi il dolore all’addome.

Dolori addominali all’alto e basso ventre

I dolori addominali possono essere suddivisi, prima di tutto, in base alla loro localizzazione lungo l'asse verticale dell'addome - che va dallo sterno al pube - distinguendo tra dolore al basso ventre e dolore nella parte superiore dell'addome.

Il dolore nella parte alta dell'addome può essere correlato a problemi con organi come lo stomaco, il fegato, il pancreas e la colecisti. Condizioni comuni che possono provocare dolore in questa regione includono la gastrite, il reflusso gastroesofageo, le ulcere gastriche e la colecistite. Spesso, il dolore è associato a sintomi come bruciore di stomaco, nausea e vomito. La gastrite, ad esempio, può provocare bruciore e sensazione di pienezza, soprattutto dopo i pasti. Il reflusso gastroesofageo causa spesso dolore al petto che può essere confuso con problemi cardiaci, mentre le ulcere possono manifestarsi con dolore acuto o una sensazione di bruciore persistente.

Il dolore nel basso ventre, invece, può coinvolgere gli organi situati nella parte inferiore dell'addome, come l'intestino crasso, la vescica e gli organi riproduttivi. Tra le cause più comuni di dolore al basso ventre ci sono l'appendicite, la cistite, la sindrome dell'intestino irritabile (IBS) e, nelle donne, condizioni ginecologiche come le cisti ovariche o l'endometriosi. L'appendicite, ad esempio, inizia spesso con un dolore diffuso vicino all'ombelico, per poi spostarsi verso il basso a destra e diventare più intenso. La cistite si accompagna spesso a bruciore durante la minzione, mentre l'endometriosi può provocare dolore durante il ciclo mestruale o durante i rapporti sessuali.

Dolori addominali lato destro e lato sinistro

La localizzazione laterale del dolore addominale è altrettanto rilevante per la diagnosi.

  • dolori addominali a destra, può avere origine in vari organi, come il fegato, la colecisti, l'appendice e la parte destra del colon. L'appendicite acuta è una delle cause più frequenti di dolore acuto nella parte inferiore destra dell'addome. Altre cause includono la colelitiasi (calcoli biliari), le patologie epatiche come l'epatite e la colite. La colecistite, caratterizzata dall'infiammazione della colecisti, può causare un dolore molto intenso, spesso accompagnato da febbre, nausea e vomito. Le patologie epatiche possono manifestarsi con un dolore sordo e continuo, mentre i calcoli biliari provocano spesso episodi di dolore acuto e improvviso; 

  • dolori addominali a sinistra, può essere causato da problemi alla milza, al colon discendente, al rene sinistro o agli organi riproduttivi nelle donne. Tra le cause più comuni di dolore in questa regione troviamo la diverticolite, i calcoli renali, e problemi gastrointestinali come la colite ulcerosa. La diverticolite, in particolare, causa infiammazione dei diverticoli, piccole sacche presenti nelle pareti del colon, e può causare febbre, stitichezza o diarrea. I calcoli renali, invece, si manifestano spesso con un dolore acuto che può irradiarsi dalla parte sinistra dell'addome fino all'inguine.

Dolore addominale sinistro sotto le costole

Il dolore addominale localizzato sotto le costole sul lato sinistro è spesso indicativo di problemi alla milza o al colon. La splenomegalia, ovvero l'ingrossamento della milza, può causare questo tipo di dolore. Altre possibili cause includono la sindrome del colon irritabile e la gastrite, che può irradiare il dolore verso la parte superiore sinistra dell'addome. In alcuni casi, il dolore in questa area può anche essere collegato a problemi muscolari o a condizioni come la costocondrite, che consiste in un'infiammazione delle cartilagini che connettono le costole allo sterno.

Cosa fare con dolore addominale e alla schiena

Il dolore addominale che si estende alla schiena è un sintomo che non deve essere sottovalutato, poiché può indicare condizioni gravi come la pancreatite o un aneurisma dell'aorta addominale. Anche i calcoli renali possono causare un dolore intenso che si irradia dalla regione addominale alla schiena. 

In questi casi, è fondamentale una diagnosi tempestiva per prevenire complicazioni. La pancreatite acuta, ad esempio, causa un dolore molto intenso nella parte superiore dell'addome, che spesso si irradia posteriormente alla schiena. Questo dolore è tipicamente peggiorato dalla posizione supina e può migliorare stando seduti o inclinati in avanti.

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Dolori addominali alla palpazione: verso una diagnosi

La palpazione dell'addome è una tecnica utilizzata per determinare la causa del dolore addominale. Il dolore che si manifesta alla palpazione può indicare infiammazione o infezione di uno degli organi addominali. Ad esempio, un dolore intenso alla palpazione del quadrante inferiore destro può suggerire un'appendicite, mentre la palpazione dolorosa nell'area epigastrica potrebbe indicare una gastrite o un'ulcera peptica. 

La palpazione può anche rilevare la presenza di masse anomale, che potrebbero indicare la presenza di tumori o cisti. In presenza di un addome rigido e doloroso alla palpazione, potrebbe essere necessario un intervento urgente, poiché questo sintomo può indicare una peritonite.

Le cause dei dolori addominali

Le cause dei dolori addominali sono molteplici e vanno da condizioni lievi e transitorie a patologie gravi che richiedono un intervento medico immediato. Tra le cause più comuni troviamo:

  • disturbi gastrointestinali: come la sindrome dell'intestino irritabile, la gastrite, il reflusso gastroesofageo e le ulcere. Questi disturbi possono variare molto in termini di intensità e durata dei sintomi, e spesso richiedono un approccio combinato di cambiamenti dietetici, farmaci e gestione dello stress; 

  • infiammazioni e infezioni, appendicite, colecistite, diverticolite e infezioni delle vie urinarie. Queste condizioni sono spesso accompagnate da febbre e da un aumento del numero di globuli bianchi nel sangue, indicando un'infiammazione in corso; 

  • problemi renali, come i calcoli renali, che possono causare un dolore acuto e irradiato. I calcoli possono bloccare le vie urinarie, provocando dolore intenso e necessità di intervento medico o chirurgico per la loro rimozione; 

  • condizioni ginecologiche, tra cui l'endometriosi, le cisti ovariche e le infezioni pelviche. Queste condizioni possono essere accompagnate da dolore pelvico cronico, irregolarità mestruali e difficoltà riproduttive; 

  • problemi vascolari, come l'aneurisma dell'aorta addominale, che può manifestarsi con un dolore improvviso e severo. Un aneurisma non diagnosticato può portare a complicazioni gravi, come la rottura dell'aorta, che rappresenta un'emergenza medica.

dolori addominali

Dolori addominali o contrazioni?

Durante la gravidanza, molte donne sperimentano dolori addominali e contrazioni che possono destare preoccupazioni: comprendere la natura di questi dolori e riconoscere le contrazioni può aiutare a distinguere tra sensazioni fisiologiche e possibili segnali di allarme. I dolori addominali in gravidanza possono derivare da diverse cause, alcune delle quali completamente normali e legate ai cambiamenti fisici che il corpo subisce per adattarsi alla crescita del bambino.

I dolori addominali possono essere causati dallo stiramento dei legamenti, dai movimenti del bambino o anche da disturbi digestivi, comuni durante la gravidanza. Questi dolori sono solitamente lievi e transitori. Tuttavia, se diventano intensi o persistenti, è sempre consigliato rivolgersi a un medico per escludere complicazioni come il distacco della placenta o infezioni. Le contrazioni, invece, possono essere suddivise in due categorie principali: contrazioni di Braxton Hicks e contrazioni vere e proprie.

Le contrazioni di Braxton Hicks sono irregolari, solitamente indolori o solo leggermente fastidiose, e possono comparire già nel secondo trimestre. Queste contrazioni sono considerate una sorta di "allenamento" per l'utero, che si prepara al momento del parto. Spesso vengono descritte come una sensazione di tensione che coinvolge l'intero addome e durano generalmente meno di un minuto. Al contrario, le contrazioni del travaglio sono regolari, aumentano in intensità e frequenza e sono spesso accompagnate da altri segni, come la rottura delle acque o la perdita del tappo mucoso.

Riconoscere la differenza tra contrazioni di Braxton Hicks e quelle del travaglio vero e proprio è fondamentale per sapere quando è il momento di recarsi in ospedale. In generale, se le contrazioni diventano regolari, aumentano di intensità e non si placano cambiando posizione o riposando, è possibile che il travaglio sia iniziato. Consultare sempre un medico è la scelta migliore per garantire una gravidanza sicura e serena.

Dolore addominale e sangue nelle feci 

La presenza di sangue nelle feci accompagnata da dolore addominale è un sintomo che richiede un'immediata valutazione medica in quanto questa condizione potrebbe indicare una problematica seria come una colite ulcerosa, il morbo di Crohn, diverticolite o persino un tumore del colon. 

La diagnosi precoce è fondamentale per un trattamento efficace: il sangue nelle feci può essere visibile a occhio nudo, di colore rosso vivo, oppure occulto, rilevabile solo attraverso specifici esami di laboratorio. È essenziale distinguere tra sangue proveniente dalla parte superiore del tratto digestivo (che appare generalmente di colore nero, tipo melena) e sangue proveniente dal colon o dal retto (rosso vivo).

Dolore all'addome: quale visita fare

In presenza di dolori addominali persistenti o severi, è consigliabile consultare un medico per una valutazione approfondita. A seconda dei sintomi e della localizzazione del dolore, potrebbero essere necessarie diverse indagini diagnostiche, come ecografie, TAC, risonanze magnetiche o endoscopie

Il medico di base è spesso il primo punto di riferimento, ma potrebbe indirizzare il paziente a specialisti come gastroenterologi, urologi o ginecologi, in base alla causa sospettata. In alcuni casi, potrebbe essere necessario il coinvolgimento di un urologo, soprattutto in presenza di condizioni come appendicite acuta o occlusioni intestinali. Le indagini diagnostiche, quali la tomografia computerizzata (TAC) o la risonanza magnetica (RM), possono fornire immagini dettagliate degli organi interni e aiutare a identificare anomalie strutturali o processi patologici.

Rimedi per i dolori addominali

Il trattamento dei dolori addominali dipende dalla causa sottostante. Alcuni rimedi generali includono:

  • riposo e idratazione, possono alleviare i dolori addominali lievi. È importante mantenere un'adeguata idratazione, soprattutto in caso di vomito o diarrea, per prevenire la disidratazione; 

  • farmaci antispastici, utili per alleviare gli spasmi muscolari dell'intestino, comuni nella sindrome dell'intestino irritabile. Questi farmaci possono aiutare a rilassare i muscoli intestinali e ridurre il dolore; 

  • antiacidi, utili in caso di dolori causati da gastrite o reflusso gastroesofageo. Questi farmaci riducono la produzione di acido nello stomaco e possono alleviare sintomi come bruciore e indigestione; 

  • interventi chirurgici, in caso di condizioni acute come l'appendicite o la colecistite, potrebbe essere necessario un intervento chirurgico. La chirurgia può essere l'unica opzione per trattare problemi come l'ostruzione intestinale o i calcoli biliari complicati. La laparoscopia è una tecnica minimamente invasiva che viene spesso utilizzata per queste procedure.

È importante evitare l'automedicazione, soprattutto quando il dolore è severo o associato ad altri sintomi come febbre, vomito persistente, o sangue nelle feci. L'uso inappropriato di antidolorifici può mascherare i sintomi e ritardare una diagnosi corretta, aumentando il rischio di complicazioni.

FAQ

Addominalgia, come riconoscerla?

Il termine addominalgia è utilizzato per descrivere genericamente il dolore addominale. Questo dolore può essere di diversa intensità e natura, variando da un lieve fastidio a un dolore acuto e debilitante. La valutazione del tipo di dolore, della sua localizzazione e della durata è cruciale per individuare la causa sottostante e determinare il percorso diagnostico più appropriato. L'addominalgia può essere causata da una semplice indigestione o da patologie più complesse, come infezioni o malattie sistemiche. Spesso, il medico eseguirà una serie di test, come esami del sangue, ecografie e altre indagini diagnostiche per giungere a una conclusione accurata.

Dolori addominali come spilli: che fare?

I dolori addominali descritti come una sensazione di spilli o di punture possono essere associati a condizioni nervose o spasmi muscolari dell'intestino. Si tratta di un tipo di dolore che è spesso presente nei disturbi gastrointestinali funzionali, come la sindrome dell'intestino irritabile, e può essere aggravato da stress o ansia. Anche condizioni come la neuropatia diabetica o le infiammazioni nervose possono causare questa tipologia di dolore. È importante considerare anche la possibilità di ernie addominali, che possono causare una sensazione di dolore puntiforme e possono essere aggravate dalla tosse o dallo sforzo.

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