Ecografia: cosa è, come funziona e quando prenotarla
Ecografia: cosa è e a cosa serve
Con il termine ecografia si intende un esame diagnostico non invasivo, che si serve dell’utilizzo di ultrasuoni che permettono, tramite un dispositivo chiamato trasduttore, di ricevere le immagini dei tessuti o degli organi che si desiderano visionare accuratamente.
L’ecografia viene impiegata piuttosto abitualmente in campo medico, poiché non causa controindicazioni di alcun genere, in quanto non presenta radiazioni del tipo X ed è quindi particolarmente indicata sia per i bambini nell’ambito della pediatria che per le donne incinta. L’ecografia è principalmente un prezioso strumento che serve ad individuare determinate patologie: grazie, appunto, alla sua non invasività, si utilizza con molta frequenza nel caso in cui si presuma che il paziente soffra di qualche patologia che necessita di essere appurata con sicurezza.
Un altro pregio molto importante che caratterizza l’ecografia è rappresentato dall’opportunità di ricevere le immagini dettagliate dell’interno del corpo in tempo reale. Escluse le strutture ossee come la scatola cranica, che non sono possibili da sondare tramite l’ecografia, per il resto questa tecnica viene utilizzata con efficacia per la diagnosi di vari organi interni del nostro corpo.
Ad esempio, tramite l’ecografia addome completo, il medico è in grado di visualizzare ed analizzare la zona interna dell’addome e quindi fegato, reni, milza, pancreas e organi genitali in modo tale da controllare lo stato di salute del soggetto.
Un altro esame importante da svolgere, in particolare per le donne, è l’ecografia transvaginale con cui è possibile visionare in maniera non invasiva gli organi genitali femminili. Tramite questo tipo di ecografia si possono individuare, ad esempio, quali potrebbero essere le possibili cause di infertilità, controllare nei primi tre mesi l’andamento della gravidanza e anche analizzare ovaie ed utero.
Quando invece sentiamo parlare di ecografia pelvica s’intende l’analisi tramite ultrasuoni della zona pelvica sia per gli uomini che per le donne. Negli uomini consente di analizzare la vescica e la prostata, mentre nelle donne l’utero e le ovaie. Questo esame è consigliato per poter controllare che non vi siano presenze di cisti o malformazioni nella zona interna del bacino.
Un altro esame non invasivo e che non comporta alcun fastidio è l’ecografia tiroide, grazie alla quale è possibile controllare se nella zona della tiroide si sono formati noduli, che vanno quindi analizzati in quanto sono dei tumori che nella grande maggioranza dei casi sono benigni, ma che talvolta possono risultare anche maligni e necessitano quindi la giusta prevenzione e trattamento. Questo tipo di ecografia alla tiroide viene utilizzato anche per monitorare possibili malattie infiammatorie che possono svilupparsi in quella regione del corpo.
Vi è poi l’ecografia transrettale, in virtù della quale è possibile vedere in modo ancor più specifico la prostata, il medico può in tal maniera controllare questa ghiandola e se vi sono malformazioni, qual’è la sua dimensione e se presenta eventuali modifiche strutturali.
Anche i linfonodi, cioè degli organi di piccole dimensioni il cui ruolo è di fondamentale importanza per il sistema immunitario, necessitano di essere controllati. Bisogna infatti tenere monitorata la loro dimensione in quanto, se aumentano di grandezza rispetto alla condizione normale, potrebbe essere sintomo di un’infezione o magari che il paziente è afflitto da una malattia neoplastica. Le zone in cui solitamente troviamo i linfonodi sono quella ascellare, l’inguine ed il collo ed è per questo che l’ecografia dei linfonodi è fondamentale.
Per concludere, è doveroso illustrare l’ecografia mammaria, un esame molto affidabile per poter diagnosticare il tumore della mammella, che solitamente è meno frequente nelle donne di età inferiore ai 40 anni e che invece si presenta con maggiore possibilità per le donne che hanno varcato tale soglia di età.
Come la maggior parte delle ecografie, l’ecografia mammaria non è dannosa, anche se è comunque meno utile per le donne in gravidanza. Tramite questo esame è quindi possibile osservare presenze anomale di cisti o noduli. Grazie a questo tipo di ecografia è possibile poi individuare la formazione di tumori: viene nella maggior parte dei casi prescritta in seguito a una mammografia per poter analizzare quanta probabilità abbia una ciste di tramutarsi in tumore o per controllare masse più solide che è bene far visitare approfonditamente.
Ecografia: come funziona e preparazione
L’ecografia è un esame semplice che, a seconda dello specialista che la effettua e della zona del corpo interessata, può durare anche solo 15-20 minuti. Il paziente viene fatto accomodare su un lettino in posizione supina o in alcuni casi laterale e poi, tramite l’uso di una sonda a ultrasuoni, si procede nel controllare la parte del corpo che interessa verificare, che nel frattempo è stata coperta con del gel che consente il passaggio degli ultrasuoni dalla sonda.
L’ecografia è un esame non invasivo e non utilizza radiazioni, cosa che la rende un’opzione sicura per le persone. Inoltre, poiché l’ecografia fornisce immagini in tempo reale, può essere impiegata per monitorare dinamicamente i movimenti degli organi interni e per guidare procedure come le biopsie.
La preparazione all’ecografia è molto semplice e richiede in genere solo il digiuno da parte del paziente nelle ore precedenti. Vi è però il caso dell’ecografia pelvica, per la quale è necessario bere un litro d’acqua un’ora prima di effettuare la visita e di non urinare in modo tale da presentarsi con la vescica piena rendendo così la visita efficace.
L’altro caso è quello dell’ecografia all’addome, la cui preparazione richiede di stare molto attenti a cosa mangiare e di seguire una dieta a partire da tre giorni prima dell’ecografia. Questa dieta tende ad escludere legumi, frutta e latticini e anche il pane e bisogna presentarsi il giorno della visita con la vescica piena e a digiuno da sei ore o più. Solitamente si consiglia di mangiare, come si suol dire, in bianco il giorno prima.
Diciamo pure che la preparazione all’ecografia non richiede particolari sforzi o sacrifici, ma molto dipende dalla zona in cui deve essere effettuata e dalle indicazioni che vengono fornite dal dottore.
Prenota la tua prossima Ecografia
Cerca la prestazione medica di cui hai bisogno.
Ecografia: quando prenotarla
L’ecografia può essere prescritta dal medico in caso di sintomi o segnali che suggeriscono un problema con un tessuto interno o con un organo. Può essere utile prenotare un’ecografia in quanto è possibile verificare l’insorgenza di sintomi come per esempio il dolore addominale, una sensazione di gonfiore o può anche essere impiegata per approfondire con maggiore sicurezza anomalie rilevate da altri esami come per esempio la mammografia.
L’ecografia può servire anche nel periodo della gravidanza per seguire la crescita del feto e prevenire possibili problematiche. In ogni caso è bene parlarne prima con il proprio medico di base per capire se bisogna o meno effettuare un’ecografia.
Tramite la nostra piattaforma Elty è possibile prenotare una visita per ecografia con una delle nostre cliniche convenzionate, scegliendo comodamente l’orario e il giorno preferito per effettuare la visita.
Ecografia: consigli per le donne in gravidanza
Per una futura mamma l’ecografia è una visita molto importante per poter controllare e analizzare vari aspetti della salute del feto. Ecco perché arrivare all’esame seguendo qualche consiglio è sicuramente utile. Generalmente, si suggerisce di pianificare con largo anticipo la prenotazione della (o delle) ecografia da svolgere ed ovviamente informare il proprio medico di eventuali pregressi problemi di salute di cui si è a conoscenza.
Il giorno dell’ecografia bisogna essere rilassate e sentirsi a proprio agio in quanto le immagini ottenute tramite l’ecografia saranno migliori e quindi più facilmente analizzabili dal medico che ci assiste.
Un consiglio diffuso, quando si parla di gravidanza per le donne, è certamente quello di bere un buon quantitativo d’acqua nelle ore che precedono l’ecografia in maniera tale che le immagini del feto trasmesse siano il più visibili possibile. Anche presentarsi con la vescica piena favorisce una migliore qualità delle immagini rilevate.
Il paziente infine non deve allarmarsi nel caso in cui non sia possibile avere immediatamente una visione chiara e specifica di tutto quello che si vorrebbe, poiché è possibile ripetere l’esame in un momento successivo.
Vale la pena soffermarsi poi sull’ecografia morfologica che è un esame molto significativo, mediante il quale una futura mamma può controllare lo stato del feto all’interno del suo corpo, analizzando e osservando vari aspetti: in genere viene svolta durante il secondo trimestre del periodo di gestazione.
Grazie all’ecografia morfologica è possibile controllare che non vi siano malformazioni, patologie o malattie ereditarie genetiche e verificare quindi che lo sviluppo del feto proceda correttamente. Permette di valutare inoltre il battito cardiaco e la posizione nella quale si trova il bambino.
FAQ ecografia: le risposte alle domande più frequenti
Perché dopo la mammografia si fa l’ecografia?
Pur essendo la mammografia un esame altamente efficace per la diagnosi di possibili tumori al seno, in alcuni casi potrebbe rendersi necessario ricorrere ad un’ecografia per poter sviluppare una diagnosi più chiara e specifica. L’ecografia, che non si avvale dell’uso di alcun tipo di radiazione potenzialmente dannosa, permette un esame ancora più accurato tramite il quale è possibile rilevare ed analizzare eventuali malformazioni rilevate durante la mammografia.
Quando fare la prima ecografia in gravidanza?
Il periodo consigliato per svolgere la prima ecografia nel periodo della gravidanza è compreso tra l’ottava e la dodicesima settimana, questo per permettere al feto di svilupparsi e poter visionare zone importanti del futuro bambino come lo stomaco, il cervello, gli arti, ma consente inoltre di controllare il battito cardiaco.
Con l’ecografia interna si vede se sei incinta?
L’ecografia interna consente di diagnosticare la gravidanza a partire dalla terza settimana, in quanto prima potrebbe non essere possibile poter vedere la formazione di una camera ovulare. Viene utilizzata anche per poter dare una data precisa dell’inizio e della fine della gravidanza.
Con l’ecografia addominale si vede il colon?
Se si svolge un’ecografia è certamente possibile analizzare eventuali patologie collegate al colon, ossia il tratto finale dell’apparato digerente. Questo tipo di ecografia viene chiamata ecografia delle anse intestinali e permette di analizzare il piccolo intestino andando a prevenire eventuali patologie quali le coliche.
Quanto costa e quanto dura un’ecografia?
La durata di un’ecografia varia a seconda della tipologia che viene svolta. Nella maggior parte dei casi ha una durata media che va dai 20 ai 30 minuti, in altri più specifici può richiedere un quantitativo di tempo maggiore per svolgere al meglio l’esame. Per quanto riguarda il costo, è bene tenere in considerazione che può variare a seconda della Regione in cui ci si trova e del tipo di ecografia richiesta. Inoltre il costo può essere minore o maggiore a seconda del medico che svolge la visita o della struttura nella quale ci si vuole recare, principalmente se pubblica o privata. Le ecografie più comuni hanno un prezzo che si aggira tra i 50 e i 150 euro mentre per le ecografie più complesse si può spendere fino a 300 euro o anche di più.
Prenota la tua prossima Ecografia
Cerca la prestazione medica di cui hai bisogno.
Articoli correlati
Scopri altri articoli per prenderti cura della tua salute...