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Ematologo: chi è, di cosa si occupa e quando prenotare una visita

Revisionato da: Elty~March 18, 2024
8 minuti

Ematologo: chi è e di cosa si occupa

Con il termine ematologo s’intende un medico specialista in ematologia, ossia l’ala della medicina che si concentra sull’osservazione e sulla cura delle patologie del sangue e degli organi utili per la sua produzione. Il sangue è un fluido di colore variabile dal rosso rubino al rosso violaceo, formato da vari elementi tra i quali vi sono il plasma, i globuli rossi, i globuli bianchi e le piastrine.

Il compito dell’ematologo è di curare i molteplici lati che riguardano tali elementi, ognuno dei quali consente all’organismo di svolgere le funzioni vitali, come la difesa dalle infezioni o l’ossigenazione dei tessuti.

Solitamente, in particolare nel caso delle patologie che richiedono la cooperazione tra varie figure della medicina anche di campi diversi, l’ematologo collabora con ulteriori specialisti come gli oncologi, i radiologi e i chirurghi. L’ematologo si occupa altresì di comprendere gli esiti dei test specifici che sono necessari per eseguire una diagnosi adeguata relativa alle malattie del sangue, quali la biopsia del midollo osseo, l’esame del sangue completo o altri test molecolari.

Ma l’ematologo cosa cura principalmente? Tale specialista è in grado, dopo aver formulato la diagnosi, di individuare il trattamento necessario a seconda della situazione in cui si trova il paziente. Le cure che può indicare spaziano dalle trasfusioni di sangue necessarie in caso di particolari anemie, alle terapie più moderne come quella genica e cellulare per le patologie più complicate, senza dimenticare le cure farmacologiche, quali la chemioterapia nel caso di alcune tipologie di cancro.

Un ematologo, a seconda della sua specializzazione, può quindi effettuare trasfusioni, trattare efficacemente i tumori del sangue e le malattie relative alle emoglobine oppure concentrarsi sulle attività dei globuli bianchi nel sangue. L’ematologia è una branca della medicina che si evolve giorno dopo giorno e l’ematologo dunque ha il compito di aggiornarsi costantemente sulle ultime analisi e sui progressi compiuti in un ambito che è in continua evoluzione.

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Ematologo: quando prenotare una visita in base ai sintomi

Nel campo delle patologie del sangue, i sintomi che si manifestano possono essere svariati e devono essere valutati con precisione da un ematologo specializzato. Solitamente i sintomi associati alle patologie del sangue non significano la certezza di problematiche serie e dunque non bisogna preoccuparsi a priori della presenza di malattie gravi.

Grazie a questo elenco ti sarà più chiaro quali sono i sintomi più frequenti che possono spingere il medico di base a farci svolgere una visita ematologica:

- Affaticamento e debolezza: uno dei sintomi che si presenta con maggiore frequenza è una sensazione di affaticamento o debolezza che può indicare una condizione di anemia, ossia quando il sangue non possiede sufficienti globuli rossi in salute in grado di trasferire l’ossigeno in giro per il corpo;

- Colorito giallastro della pelle o pallore: qualora la pelle appaia giallastra, può significare la presenza di problematiche collegate alla circolazione dei globuli rossi, mentre il pallore può essere causato dall’anemia;

- Ecchimosi o sanguinamenti facili: problematiche alle piastrine o disagi della coagulazione possono essere il motivo della formazione ripetuta di lividi, sanguinamenti reiterati di ferite di piccole dimensioni e della perdita di sangue dalle gengive;

- Infezioni frequenti: i globuli bianchi rappresentano un grande alleato per contrastare la formazione di infezioni, qualora vi siano problematiche che colpiscono i globuli bianchi è possibile che si presentino infezioni frequenti o anche gravi;

- Febbre persistente e insolita: una febbre che non va via e la cui causa non è lampante può indicare un precoce campanello d’allarme di eventuali disturbi ematologici, di cui fanno parte specifiche tipologie di cancro del sangue;

- Gonfiore dei linfonodi: i linfonodi ingranditi nell’inguine, sotto le braccia o nel collo, se non causano dolore quando vengono toccati, possono rappresentare un segno di linfoma e suggerire la prenotazione di una visita ematologica;

- Perdita di peso insolita: determinate patologie del sangue come i disturbi oncologici possono essere seguite da una perdita di peso apparentemente senza giustificazioni.

Qualora il paziente rilevi la presenza di uno o diversi dei sintomi in questione deve recarsi dal medico di base, in maniera tale da poter valutare la situazione con maggiore sicurezza e professionalità. Il medico, se opportuno, indirizza poi l’individuo verso una visita ematologica se denota che i sintomi sono persistenti e tendono a peggiorare con il tempo o nel caso in cui si presentino più sintomi in contemporanea. 

Ulteriori casi in cui è necessaria la visita da un ematologo è quando vi sono modifiche rilevanti nel quadro ematico, accertate tramite esami del sangue di routine o se il paziente presenta una storia familiare di patologie del sangue o di disturbi collegati.

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Ematologo: quali patologie cura

L’ematologo è il medico specialista delle patologie del sangue, che possono rivelarsi comuni e facilmente gestibili o in certi rari casi essere gravi e quindi da non sottovalutare. Le malattie del sangue si dividono in categorie e tra le principali vi sono le anemie, ossia dei disturbi collegati con la minore presenza di globuli rossi o emoglobina nel sangue.

Un’altra categoria rilevante delle malattie del sangue sono i disturbi della coagulazione, che al loro interno comprendono varie situazioni, che non consentono al sangue di coagulare nella maniera adeguata e che causano sanguinamento o coaguli.

Le malattie del sangue sono provocate inoltre da deficit dei globuli bianchi, che sono molto importanti per il sistema immunitario, e anche da linfomi, mielomi e le patologie del midollo osseo, ossia dove avviene la produzione delle nuove cellule del sangue. 

Ma l’ematologo cosa cura? Scopriamo insieme nello specifico le malattie trattate dall’ematologo più diffuse nella popolazione:

- Anemia da carenza di ferro;

- Anemia perniciosa e anemia da carenza di vitamina B12;

- Anemia falciforme;

- Emofilia;

- Trombocitosi;

- Neutropenia;

- Leucemia;

- Linfomi;

- Mieloma multiplo;

- Aplasia Midollare;

- Mielodisplasia

Visita ematologica: prezzo e durata

In Italia per una visita ematologica il prezzo varia in base alla struttura presso cui si svolge - se pubblica o privata - e anche da ulteriori fattori. Una visita ematologica effettuata presso una struttura appartenente al Servizio Sanitario Nazionale può costare intorno ai 35 euro, ma la tariffa può cambiare leggermente a seconda della Regione dove il paziente decide di svolgerla.

Qualora il paziente decida di affidarsi ad una struttura privata il prezzo di una visita ematologica sarà compreso tra 70 euro e 220 euro, anche qui può dipendere da numerosi parametri come la tipologia dell’intervento, la politica scelta dalla clinica o la Regione dove viene effettuata la visita. 

La durata della visita dall’ematologo può dipendere da varie situazioni. La prima visita che il paziente svolge ha una durata maggiore che spazia tra i 30 e i 60 minuti. Le visite seguenti sono solitamente meno lunghe e la loro durata varia mediamente tra i 15 ed i 40 minuti.

La visita ematologica consiste in vari passaggi. Il primo passo è l’anamnesi medica con cui lo specialista s’informa sulla storia clinica del paziente così da avere maggiori indizi sulla situazione in corso. Successivamente l’ematologo effettua l’esame fisico, che comprende la palpazione dei linfonodi, il controllo della milza e del fegato e l’analisi di pelle e mucose per valutare emorragie o segnali di anemia. 

L’ematologo in seguito prende in considerazione gli esisti degli esami e degli eventuali altri test svolti, così da comprendere la causa e la gravità di eventuali patologie presenti. Infine la visita ematologo spiega l’esito del test al paziente, esegue la diagnosi e indica quale cura verrà impiegata.

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FAQ Ematologo: le risposte alle domande più frequenti

Cosa consiste la prima visita ematologica?

La prima visita ematologica consiste nel valutare lo stato di salute del sangue ed è composta da vari passaggi. Tra questi troviamo la raccolta di informazioni, l’esame fisico e l’analisi da parte dello specialista dell’esito dei test precedenti, ma anche eventuali chiarimenti tra l’ematologo e il paziente. Infine possono essere disposti ulteriori test specifici qualora ve ne sia la necessità e viene pianificato il trattamento da intraprendere.

Quando consultare un ematologo?

L’ematologo va consultato nel caso vi siano sintomi che indicano la possibile presenza di patologie del sangue: pallore, stanchezza persistente, formazione di lividi o sanguinamenti, infezioni frequenti o qualora vi sia un numero anomalo di globuli rossi, bianchi o delle piastrine. Altri casi in cui è importante effettuare un controllo da un ematologo sono: presenza di anemia, disturbi della coagulazione, leucemia, mieloma multiplo o un linfoma. I pazienti che hanno una storia familiare in cui sono presenti le malattie del sangue e chi soffre di disturbi del sangue già diagnosticati possono svolgere una visita ematologica preventiva. 

Cosa cura l’ematologo?

L’ematologo si occupa nello specifico di patologie come le anemie, i disturbi della coagulazione, il cancro del sangue, i disturbi dei globuli bianchi e le malattie del midollo osseo.

Chi è l’ematologo?

L’ematologo è un medico specializzato nello studio, diagnosi, cura e trattamento delle malattie del sangue. Tale specialista, inoltre, agisce anche sulle problematiche riguardanti il midollo osseo e il sistema linfatico. 

Quali sono le malattie ematologiche?

Le malattie ematologiche interessano il sangue, il midollo osseo e i linfonodi. Tra queste vi sono le anemie, le leucemie, i linfomi, il mieloma multiplo, i disturbi delle coagulazioni, l’aplasia midollare e la mielodisplasia.

Come si svolge una visita ematologica?

La visita ematologica viene svolta da uno specialista delle malattie del sangue e ha come primo passaggio l’anamnesi medica, in seguito viene svolto l’esame fisico per poi passare ad esaminare eventuali test diagnostici o esami del sangue fatti in passato così da ottenere maggiori informazioni. Successivamente l’ematologo illustra i risultati al paziente, fornisce una diagnosi, individua il trattamento ed infine si pianifica la cura.

Quali sono gli esami ematologici?

I principali esami ematologici comprendono l’esame del sangue completo, formula leucocitaria, velocità di eritrosedimentazione, ferritina sierica, tempo di protombrina e INR, reticolociti, elettroforesi dell’emoglobina, test di Coombs e la biopsia del midollo osseo.

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