GuideDermatologiaCheratosi seborroica: cosa è, quali sono i sintomi e come si cura

Cheratosi seborroica: cosa è, quali sono i sintomi e come si cura

Revisionato da: Elty~March 12, 2024
8 minuti

Cheratosi seborroica: cosa è

La cheratosi seborroica è un disturbo cutaneo alquanto diffuso nella popolazione, contraddistinto principalmente dalla comparsa di macchie o lesioni sulla pelle che appaiono generalmente di colore marrone o nero e che possono variare in dimensione.

Le macchie o le lesioni che si formano sulla pelle hanno una superficie lievemente rialzata e tendono ad apparire pastose, come se fossero attaccate alla pelle. In ogni caso, nonostante il loro aspetto tenda a preoccupare eccessivamente il paziente che nota la comparsa, la cheratosi seborroica è benigna e non è dunque cancerosa.

Tale condizione si presenta con maggiori probabilità nelle persone di mezza età e anziane, ma in alcune circostanze più rare può presentarsi anche in persone ritenute giovani. Le cause scatenanti della cheratosi seborroica non sono ancora state scovate del tutto, ma si stima che alla base vi siano soprattutto fattori genetici, anche se pure l’esposizione al sole gioca un ruolo chiave nella sua comparsa.

Sebbene la cheratosi seborroica sia inoffensiva per la salute di chi ne è affetto, un numero considerevole di individui decidono di eliminarla per motivi estetici e anche perché potrebbe causare disagio nel momento in cui le macchie si irritano al contatto con i vestiti.

Spesso va detto che è complicato differenziare visivamente la cheratosi seborroica da altre malattie cutanee più pericolose quali il melanoma, ossia una tipologia di cancro della pelle. Pertanto, al fine di elaborare una diagnosi precisa e intraprendere il trattamento corretto, la figura medica più qualificata è il dermatologo, uno specialista della cute in grado di individuare le lesioni tramite un esame visivo e l’estrazione di un piccolo campione di tessuto utile a scongiurare problemi più seri.

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Cheratosi seborroica sotto forma di piccole escrescenze carnose

Quando si affronta l’argomento relativo alla cheratosi seborroica bisogna necessariamente menzionare le piccole escrescenze carnose, solitamente benigne, che possono formarsi e che sono in realtà degli accumuli di cellule cutanee sulla superficie della pelle, le quali danno vita a protuberanze di diversa dimensione, colore e consistenza. 

Le piccole escrescenze carnose si formano in varie parti del corpo quali il viso, il collo, il petto e la schiena e la loro superficie può apparire come liscia o ruvida, mentre in specifici casi possono acquisire un aspetto squamoso. La tonalità invece può essere color carne o marrone scuro.

Non è solo la cheratosi seborroica a scatenare tali escrescenze, ma anche verruche e fibromi penduli fino ad arrivare ad alcuni tipi di nei: per questo bisogna contattare un dermatologo in grado di elaborare una diagnosi accurata. 

Pur essendo benigne le piccole escrescenze carnose possono provocare disagio nel paziente contribuendo alla formazione di infiammazioni, prurito e sanguinamento seppur in rare situazioni. 

Cheratosi seborroica: sintomi più frequenti

La cheratosi seborroica, nonostante sia una condizione cutanea benigna, tende a presentarsi accompagnata da alcuni sintomi distintivi, che consentono di renderla individuabile senza troppe difficoltà, anche se generalmente bisogna dire che non causa malesseri fisici quali prurito o dolore. 

Uno dei sintomi maggiormente associati alla cheratosi seborroica è la presenza di lesioni o escrescenze sulla cute, che possono assumere vari aspetti apparendo come piatte o lievemente in rilievo, mentre la loro superficie può essere liscia o ruvida. 

La colorazione assunta può essere marrone chiaro, scuro o nero facendo sì che sembrino più o meno visibili in base al tono della pelle del paziente e in determinate situazioni appaiono come se fossero incollate sulla superficie della cute.

Un’ulteriore caratteristica di queste lesioni è la loro struttura in quanto possono assumere un aspetto ceroso, grezzo o squamoso e alcuni individui descrivono le lesioni come simili a una verruca con la differenza che sono assolutamente benigne e non derivanti da un virus.

Benché nella maggior parte delle situazioni la cheratosi seborroica non sia accompagnata da sintomi quali dolore o prurito, saltuariamente può arrecare disagio specie se le lesioni sono posizionate in zone esposte a sfregamento o irritazione. In casi sporadici possono infiammarsi e provocare prurito o una lieve sensazione di dolore.

Non bisogna infine confondere la cheratosi seborroica con diverse patologie cutanee, che possono presentare tratti simili ma che spesso sono più gravi: su tutte il già citato melanoma, che si caratterizza per cambiamenti repentini in dimensione, forma, colore o sensazione. Per questo motivo ogni modifica nelle lesioni presenti o la comparsa di nuove lesioni insolite deve essere analizzato ed esaminato da un dermatologo.

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Cheratosi seborroica: cause

Come detto ad inizio pagina la cheratosi seborroica è una delle condizioni cutanee maggiormente diffuse nell’essere umano, specialmente nelle persone di un’età più avanzata, ma le sue cause non sono ancora del tutto note agli studiosi. 

Diciamo che gli esperti di dermatologia sono riusciti ad individuare una serie di elementi che, combinati tra loro, possono contribuire alla formazione della cheratosi e delle conseguenti lesioni cutanee o puntini rossi sulla pelle.

Vediamo ora una lista di cause che permettono di identificare la possibile presenza di cheratosi seborroica, secondo quanto stimato dai ricercatori:

- Fattori genetici: una delle principali cause della cheratosi seborroica è la genetica, in quanto la possibilità di sviluppare tale condizione è maggiore se i genitori o i parenti ne hanno sofferto in precedenza;

- Età avanzata: l’età è uno degli elementi più importanti di valutazione, perché la cheratosi seborroica è maggiormente diffusa nelle persone che hanno superato i 50 anni. Nonostante ciò può presentarsi anche in individui più giovani, ma il numero e la dimensione delle lesioni solitamente aumentano con l’avanzare dell’età;

- Esposizione al sole: non vi è un legame così diretto come in altre patologie della cute, ma l’esposizione prolungata al sole contribuisce nello sviluppo della cheratosi seborroica. Le lesioni infatti si presentano generalmente nelle zone della pelle maggiormente esposte al sole nel corso degli anni;

- Cambiamenti ormonali: i cambiamenti ormonali, in particolare nel corso della menopausa, possono essere collegati all’insorgere della cheratosi, nonostante la relazione esatta tra gli ormoni ed essa non sia ancora del tutto chiara;

- Stato del sistema immunitario: dato che gli individui con un sistema immunitario indebolito, come chi ha subito trapianti di organi o è affetto da HIV/AIDS, hanno maggiori possibilità di sviluppare la cheratosi seborroica, è possibile che il sistema immunitario possa avere un ruolo importante nella prevenzione o la cura delle lesioni cutanee.

Cheratosi seborroica: cura e rimedi online

La gestione e il trattamento della cheratosi seborroica si focalizzano maggiormente sull’aspetto estetico e sul comfort del paziente, in quanto si tratta di una condizione benigna e non cancerosa.

Uno dei fattori più importanti del trattamento della cheratosi seborroica è rassicurare la persona e informarla sulla natura benigna delle lesioni, diminuendo così l’ansia e le ragionevoli preoccupazioni nate per i cambiamenti improvvisi della cute.

Ogni trattamento impiegato per la cheratosi seborroica presenta dei vantaggi e degli svantaggi, che il paziente deve discutere con il proprio dermatologo. Dopo aver stabilito con certezza che le lesioni sono derivate da cheratosi seborroica e non da altro di più allarmante, il dermatologo espone al paziente le varie opzioni di trattamento possibili.

Le decisioni sul trattamento spaziano in base alle dimensioni, al numero e alla posizione delle lesioni e in particolari contesti il paziente può scegliere di evitare qualsiasi cura, soprattutto se le lesioni non provocano disagio o problemi estetici. 

Il dermatologo può proporre diverse tipologie di trattamento nel caso in cui le lesioni sono irritanti e pruriginose o se il paziente sceglie di eliminarle per fini estetici. Una di queste è la crioterapia, che si serve dell’azoto liquido per congelare ed eliminare le lesioni: si tratta di una procedura rapida e poco dolorosa, ma che può lasciare una macchia chiara sulla pelle, specialmente nelle persone con pelle più scura.

Un’ulteriore opzione è la rimozione chirurgica, consigliata per le lesioni grandi o spesse: tale metodo prevede l’esportazione delle lesioni tramite un bisturi sotto anestesia locale. Al termine della rimozione la pelle guarisce lasciando una cicatrice impercettibile.

Pure i trattamenti laser sono molto diffusi per la loro precisione e per i risultati estetici, ma il costo  risulta logicamente maggiore rispetto agli altri. In alcune situazioni il dermatologo prescrive l’utilizzo di creme o lozioni topiche, che contengono acido salicilico o retinoidi, che aiutano a diminuire lo spessore delle lesioni e possono perfezionarne l’aspetto.

Cheratosi seborroica: immagini

Nella cheratosi seborroica le immagini consentono allo specialista di comprendere con maggiore chiarezza come appaiono macchie e lesioni e come possono modificarsi nel corso del tempo, aiutandolo nell’individuazione e nella comprensione a 360 gradi. 

Le immagini mostrano infatti le lesioni caratteristiche della cheratosi seborroica in vari stadi e su diverse zone di cute e ciò è molto prezioso poiché le lesioni possono mutare leggermente mese dopo mese. Per di più sono valide per analizzare circostanze differenti da paziente a paziente, così da consentire al dermatologo di approfondire le proprie conoscenze caso dopo caso.

In certe immagini della cheratosi seborroica le lesioni appaiono con una superficie liscia, mentre altre presentano una struttura più ruvida e squamosa, indice che la cheratosi può manifestarsi in modalità diverse in base a fattori quali l’età del paziente, il tono della pelle e la durata della condizione. 

Senza dubbio le immagini della cheratosi seborroica consentono di identificare il tipo di disturbo in questione e differenziarlo da altre malattie cutanee simili e più serie. Infine le immagini aiutano sia il dermatologo che il paziente a riconoscere i tratti distintivi della cheratosi stessi, qualora dovesse ripresentarsi in futuro.

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FAQ Cheratosi seborroica: le risposte alle domande più frequenti

Come eliminare la cheratosi seborroica in modo naturale?

Pur non esistendo metodi naturali scientificamente provati per eliminare la cheratosi seborroica, è possibile impiegare oli, aceti, lozioni topiche, creme o altri prodotti naturali per la pelle, magari su consiglio di un esperto di dermatologia.

Che cos’è la cheratosi seborroica?

La cheratosi seborroica è una condizione cutanea benigna, molto diffusa specialmente nelle persone di mezza età. Si manifesta con la comparsa di lesioni o macchie sulla pelle, che possono sembrare come appiccicate sulla pelle e che variano in dimensione e colore e la cui superficie può apparire in rilievo, cerosa o pastosa.

Come curare la cheratosi seborroica?

Per il trattamento della cheratosi seborroica esistono varie opzioni quali la crioterapia, la rimozione chirurgica, la cauterizzazione elettrica, trattamenti laser e creme o lozioni topiche. Sarà il dermatologo a prescrivere la cura adeguata dopo aver visitato il paziente.

Come bloccare la formazione di cheratosi seborroica?

Per limitare il numero di lesioni che si formano con la cheratosi seborroica è necessario utilizzare un’adeguata protezione solare, curare la pelle, svolgere visite regolari dal dermatologo e adottare uno stile di vita sano.

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