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Ecografia tiroide: cosa è, come funziona e quando farla

Revisionato da: Elty~September 10, 2024
8 minuti

Ecografia tiroide: cosa è e chi se ne occupa

L’ecografia tiroide è un test diagnostico molto diffuso nel settore della medicina, che risulta non invasivo, indolore e sicuro per qualsiasi paziente. Viene realizzato impiegando onde sonore ad alta frequenza per generare immagini accurate della tiroide, ossia una ghiandola di piccole dimensioni a forma di farfalla posizionata nella zona anteriore del collo.

La tiroide ha un ruolo di primaria importanza nella messa a punto di numerosi processi metabolici dell’organismo generando ormoni fondamentali quali la tiroxina e la triiodotironina. 

Le figure mediche in grado di effettuare l’ecografia tiroide sono i tecnici specializzati in ecografie o i radiologi. Nel corso dell’esame viene applicato un gel sulla pelle del collo per consentire un’adeguata trasmissione delle onde sonore. Lo specialista in seguito passa un dispositivo delle dimensioni di una piccola sonda (detto trasduttore) sulla zona interessata riuscendo a raccogliere le immagini limpide della tiroide.

I benefici in campo medico apportati dall’ecografia tiroide e paratiroidi consistono nell’individuare diverse tipologie di disturbi o patologie collegate alla tiroide, quali noduli, cisti, ingrossamenti e ulteriori atipicità strutturali.

Generalmente l’ecografia della tiroide viene richiesta nel momento in cui il medico endocrinologo tastando il collo individua delle anomalie o se il paziente riscontra sintomi quali difficoltà a inghiottire, cambiamenti nella voce o gonfiore al collo.

Anche gli stravolgimenti nei livelli di ormoni tiroidei osservati tramite gli esami del sangue rappresentano un valido motivo per svolgere un’ecografia alla tiroide, ma uno dei fattori che rendono questo test così valido e impiegato risiede pure nella capacità di fornire informazioni precise ed istantanee sulla struttura e sulla morfologia della ghiandola. 

Di certo l’ecografia tiroide e paratiroidi è indispensabile sia per prevenire e diagnosticare numerose condizioni potenzialmente pericolose, sia per poter monitorare lo sviluppo di patologie conosciute e per condurre varie procedure mediche quali biopsie mirate in caso vi siano noduli sospetti.

L’ecografia tiroide e l’ecografia paratiroidi tuttavia non devono essere confuse tra loro in quanto la seconda mira principalmente alle ghiandole paratiroidi, ossia piccole ghiandole posizionate dietro alla tiroide, ma che hanno una funzione assolutamente diversa nonostante siano situate vicino alla tiroide. L’ecografia paratiroidi viene impiegata per individuare adenomi o altre anomalie delle paratiroidi, che possono comportare disturbi nei livelli di calcio quali l’iperparatiroidismo.

L’esame è più complesso rispetto all’ecografia tiroide in quanto le ghiandole paratiroidi sono più piccole e difficili da localizzare. Nell’ecografia tiroide e paratiroidi le immagini vengono create utilizzando onde sonore ad alta frequenza: nonostante le ghiandole siano vicine tra loro, le patologie che colpiscono la tiroide sono differenti da quelle che interessano le paratiroidi.

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Ecografia tiroide: come funziona

L’ecografia tiroide risulta essere un esame piuttosto semplice, che viene completato solitamente in pochi passaggi garantendo però informazioni preziose sulla salute della tiroide del paziente.

L’esame comincia con il paziente che viene fatto sdraiare sopra un lettino con il collo esposto inclinando lievemente all’indietro la testa: tale posizione consente un aumentata accessibilità alla tiroide da parte del tecnico incaricato di svolgere l’ecografia tiroide. 

Il tecnico pone sulla zona del collo dove si trova la tiroide un gel speciale, il cui scopo è perfezionare il contatto tra il trasduttore e la pelle. Il gel, pur essendo freddo al contatto con il corpo del paziente, non arreca alcun disagio.

Successivamente il tecnico utilizza il trasduttore facendolo scorrere in maniera delicata sulla superficie del collo in corrispondenza della tiroide: il dispositivo emette onde sonore ad alta frequenza, impercettibili per l’orecchio umano, che rimbalzano sulla tiroide e tornano indietro.

Le onde sonore riflesse sono catturate dal trasduttore e convertite in immagini digitali, che vengono visualizzate in tempo reale su un monitor apposito, dunque il tecnico muove e inclina il trasduttore in varie angolazioni al fine di ottenere immagini nitide da diversi punti di vista. 

Nel corso dell’ecografia il medico può chiedere al paziente di trattenere il respiro per brevi momenti con l’obiettivo di stabilizzare la zona e ottenere immagini più chiare. Una volta terminata l’ecografia, il gel viene pulito dal collo del paziente, il quale può immediatamente tornare alle proprie attività quotidiane senza temere effetti collaterali. 

Le immagini ricavate vengono esaminate dal radiologo o da un altro medico specialista, che compila un referto annotando le osservazioni e i risultati ottenuti. In seguito il referto viene inviato al medico che ha richiesto l’ecografia tiroide per il paziente, assieme al quale discuterà i dati e consiglierà i passi successivi quali test di approfondimento o trattamenti mirati.

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Ecografia tiroide: quando farla

Riuscire a comprendere quale sia il momento opportuno per prenotare l’ecografia tiroide costituisce un aspetto importante per la prevenzione e la cura. 

L’esame si svolge solitamente attraverso poche fasi e la decisione di sottoporsi ad un’ecografia alla tiroide va presa consultando il proprio medico di base, che è in grado grazie alle sue competenze di valutare la situazione specifica di volta in volta.

Ma vediamo quali sono i casi e i sintomi più diffusi che suggeriscono di prenotare un’ecografia alla tiroide e paratiroide:

- Presenza di noduli o gonfiori al collo: se nel corso della palpazione il medico osserva la formazione di noduli o gonfiore nel collo può prescrivere un’ecografia tiroide per analizzare con maggiore chiarezza la tiroide;

- Sintomi ben chiari e visibili: sintomi evidenti quali difficoltà a inghiottire, alterazioni nella voce, sensazione di un nodo in gola o gonfiore visibile al collo possono essere il campanello d’allarme per problematiche alla tiroide, che necessitano un’ecografia;

- Alterazioni dei livelli ormonali: l’ecografia tiroide viene impiegata nel caso in cui gli esami del sangue evidenzino livelli atipici degli ormoni tiroidei ed è valida per localizzare anomalie quali noduli o alterazioni strutturali della ghiandola;

- Monitorare condizioni già note: l’ecografia della tiroide da svolgere periodicamente è indicata per quei pazienti a cui sono già state diagnosticate malattie tiroidee quali noduli, gozzo o patologie autoimmuni come la tiroidite di Hashimoto. L’ecografia infatti permette di monitorare l’efficacia dei trattamenti prescritti in precedenza;

- Valutazione di rischi familiari: per chi presenta una storia familiare di problematiche alla tiroide, soprattutto il cancro alla tiroide, l’ecografia tiroide rappresenta una valida misura di prevenzione;

- Dopo trattamenti o interventi alla tiroide: l’ecografia tiroide è impiegata per esaminare la risposta al trattamento e per osservare la ricomparsa di eventuali anomalie nei pazienti che in passato hanno subito cure per problemi alla tiroide quali l’ablazione radioattiva o specifici interventi di chirurgia.

Ecografia tiroide: cosa vede

L’ecografia della tiroide è un esame che consente di visualizzare nitidamente la struttura della ghiandola endocrina situata nella zona anteriore del collo, davanti alla trachea. 

Per comprendere nel dettaglio l’ecografia tiroide cosa vede è importante sapere intanto che essa è in grado di mostrare con precisione se le dimensioni della tiroide sono normali, troppo grandi o insolitamente piccole, e se la forma della ghiandola è regolare.

Inoltre l’ecografia della tiroide è valida per constatare la formazione di noduli all’interno della tiroide e consente di osservarne le dimensioni, la consistenza e ulteriori caratteristiche capaci di indicare la natura dei noduli.

Un altro fattore rilevante che si vede con l’ecografia della tiroide è l’individuazione di cambiamenti nella struttura della tiroide, che rappresentano un campanello d’allarme di infiammazioni o di diverse condizioni patologiche.

Sfruttando i benefici dell’ecografia doppler è possibile valutare il flusso sanguigno all’interno della tiroide che, nel caso in cui risulti in aumento, necessita di indagini più approfondite.

Infine, nonostante l’ecografia della tiroide non possa diagnosticare direttamente il cancro, è in grado di mettere in guardia il paziente a riguardo, rivelando caratteristiche di noduli o di altre anomalie che richiedono analisi accurate come la biopsia.

Ecografia tiroide: quanto costa e quanto dura

Generalmente per l’ecografia tiroide il prezzo cambia in base alla clinica a cui ci si rivolge e alla Regione in cui viene svolto l’esame. Se si effettua l’ecografia tiroide in una delle cliniche convenzionate con Elty, il prezzo oscilla tra 60 euro e 90 euro.

Come detto in precedenza l’ecografia tiroide è un esame rapido la cui durata solitamente varia tra i 20 e i 30 minuti. Non provoca alcun fastidio al paziente e, una volta terminata, egli può tornare subito a svolgere le proprie attività normalmente.

Grazie alla nostra piattaforma Elty è possibile cercare le strutture sanitarie più all’avanguardia presenti nella tua zona abitativa o vicino al tuo posto di lavoro, così da poter fissare una visita per ecografia tiroide in maniera rapida e ad un prezzo vantaggioso. Il servizio innovativo di Elty è facile da utilizzare in quanto è necessario disporre soltanto di un pc o di un dispositivo mobile risparmiando tempo e denaro.

FAQ Ecografia tiroide: le risposte alle domande più frequenti

Che cos’è l’ecografia alla tiroide?

L’ecografia alla tiroide è un esame diagnostico che utilizza onde sonore ad alta frequenza per creare immagini dettagliate della tiroide, la ghiandola responsabile della produzione di ormoni. La sua utilità risiede sia nella prevenzione che nel trattamento di varie patologie.

Cosa vede l’ecografia alla tiroide?

Grazie all’ecografia alla tiroide è possibile visualizzare le dimensioni e la forma della tiroide, i noduli tiroidei, la struttura della tiroide e il flusso sanguigno all’interno di essa e infine è possibile osservare caratteristiche indicative di possibili tumori.

A cosa serve l’ecografia alla tiroide?

L’ecografia alla tiroide è un esame diagnostico che serve a valutare la struttura della tiroide, constatare la presenza di noduli o cisti, monitorare condizioni preesistenti, guidare procedure diagnostiche quali le biopsie ed esaminare i sintomi del paziente che possono suggerire problematiche alla tiroide.

Come funziona l’ecografia alla tiroide?

Il paziente viene fatto sdraiare su un lettino e successivamente viene applicato un gel trasparente sulla pelle del collo, che consente al tecnico di passare il trasduttore nella zona interessata. Il dispositivo emette onde sonore ad alta frequenza, in grado di creare echi catturati dal trasduttore che li invia ad un computer che li elabora per fornire immagini nitide della tiroide riprodotte sul monitor.

Con l’ecografia alla tiroide si vede anche la gola?

Con l’ecografia alla tiroide non è possibile vedere la gola in quanto è un esame focalizzato principalmente per visualizzare la ghiandola tiroidea.

Quanto costa l’ecografia alla tiroide?

Se si effettua l’ecografia tiroide in una delle cliniche convenzionate con Elty, il prezzo oscilla tra 60 euro e 90 euro.

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