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Xantelasma: Cause, Sintomi e Rimozione delle Lesioni Cutanee

Revisionato da: Elty~September 16, 2024
9 minuti
xantelasma

Xantelasma: cosa è e chi se ne occupa

 

Lo xantelasma è una lesione non infiammatoria molto diffusa in particolare in Asia e nel bacino mediterraneo, che colpisce per lo più le persone dopo i 40 anni di età. Si tratta di una condizione dermatologica caratterizzata dalla formazione di piccole placche o macchie giallastre sulla pelle, più comunemente nei pressi dell’angolo interno degli occhi.

Le placche sono composte da depositi di lipidi, soprattutto colesterolo, e si accumulano nello strato più superficiale della pelle. La loro consistenza è morbida e il colore giallastro tendente al bianco, sono situate sulle palpebre e intorno agli occhi. Va detto che gli xantelasmi palpebrali non sono dolorosi e non comportano rischi immediati per la salute oculare, ma gran parte delle persone trova queste lesioni esteticamente sgradevoli.

Le placche tipiche dello xantelasma possono apparire su una o entrambe le palpebre e variano di dimensione raggiungendo al massimo un centimetro di diametro. I sintomi sono principalmente di natura visiva: le placche non causano dolore, prurito o disagio fisico, ma possono crescere lentamente nel tempo e, in rarissimi casi, possono diventare abbastanza grandi da interferire con la funzione palpebrale.

Anche se lo xantelasma è considerato un problema di tipo cosmetico, la sua presenza può essere a volte indicatore di alterazioni dei lipidi nel sangue. Spesso infatti, chi ne soffre, ha livelli elevati di colesterolo, trigliceridi o altre dislipidemie, che sono fattori di rischio per le malattie cardiovascolari.

Si può dire quindi che gli xantelasmi agli occhi sono un campanello d’allarme utile per effettuare ulteriori indagini e test sul metabolismo lipidico e la salute cardiovascolare.

Per far diagnosticare ed eventualmente procedere con la rimozione degli xantelasmi, ci si può rivolgere ad un dermatologo, che eseguirà un semplice esame visivo delle lesioni. Il trattamento delle placche può cominciare con creme non invasive fino al laser, la crioterapia o la chirurgia tradizionale, a seconda della severità della situazione e delle preferenze del paziente.

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Xantelasmi palpebrali: sintomi più frequenti

Descriviamo adesso i sintomi degli xantelasmi palpebrali, che sono piuttosto semplici da riconoscere anche ad occhio nudo, nonostante non provochino fastidio o dolore.

Come detto, si tratta di una condizione dermatologica caratterizzata dalla comparsa di placche giallastre sulla pelle attorno agli occhi o a un occhio solo, ossia dei depositi cutanei costituiti principalmente da colesterolo che si sviluppano nel derma, lo strato più profondo della cute.

Lo xantelasma all’inizio si manifesta come piccole macchie o placche giallastre che appaiono principalmente sulla pelle delle palpebre, sia superiori che inferiori. Queste lesioni sono generalmente morbide al tatto e hanno un contorno ben definito. Le placche possono essere molto piccole, quasi impercettibili, e talvolta possono apparire biancastre o avere una tonalità più chiara rispetto a quella giallastra che si osserva nelle fasi più avanzate.

Lo xantelasma all’inizio è asintomatico e non causa alcun dolore o prurito, per cui può essere scambiato per una condizione cutanea meno rilevante. Col tempo le placche aumentano di dimensione e diventano più numerose lungo le palpebre e intorno agli occhi.

Ecco in sintesi quali sono i sintomi dello xantelasma all’occhio più diffusi:

- Placche giallastre o giallo-arancioni che possono variare in dimensioni e che hanno una consistenza morbida. Appaiono generalmente vicino alle palpebre, sia sulla parte superiore che inferiore;

- Placche bianche: lo xantelasma bianco è più raro ma a volte le placche possono assumere una tonalità bianca, biancastra o avorio. Ciò dipende dalla composizione dei depositi lipidici e dalla struttura della pelle sovrastante;

- Le placche sono tipicamente piatte, ma in alcuni casi possono risultare leggermente sollevate rispetto alla superficie della pelle, senza causare dolore o prurito;

- Le lesioni tendono a comparire in modo simmetrico su entrambi gli occhi, ma possono anche presentarsi asimmetricamente in alcune circostanze;

- Lo xantelasma è un disturbo cutaneo benigno che non causa sintomi sistemici, tuttavia spesso viene associato alla dislipidemia (livelli anormali di lipidi nel sangue) quindi può indicare un rischio maggiore di malattie cardiovascolari;

- Pur raramente lo xantelasma all’occhio può infiammarsi o irritarsi, specie se viene manipolato o si trova in un’area che subisce sfregamenti frequenti.

Occorre precisare che non esiste un rapporto diretto tra xantelasma e tumore, questo perché gli xantelasmi agli occhi sono una condizione benigna e le lesioni che provocano non sono considerate precancerose.

In rari casi lo xantelasma può essere confuso con altri disturbi dermatologici che possono avere implicazioni più gravi, ma si tratta di situazioni molto specifiche che richiedono una valutazione medica accurata per essere correttamente diagnosticate.

Pertanto gli xantelasmi agli occhi possono essere solo un segnale di problemi lipidici ma non sono correlati al rischio di sviluppare un tumore.

Xantelasma immagini: a cosa servono?

Nell’analisi dello xantelasma le immagini sono strumenti fondamentali per diverse finalità mediche e didattiche. In pratica sono rappresentazioni visive delle placche giallastre o biancastre che si formano solitamente attorno agli occhi.

Le immagini dello xantelasma possono variare in qualità e dettaglio a seconda dell’apparecchio utilizzato per ottenerle, che può andare da una semplice fotografia a immagini in alta risoluzione scaturite da strumenti dermatoscopici.

Essenzialmente le immagini xantelasma sono utili per la diagnosi, la documentazione, il monitoraggio e la valutazione del trattamento opportuno, per di più sono importanti per poter scambiare informazioni e aggiornamenti tra il medico e il paziente.

Xantelasmi occhi: cause

Le cause dello xantelasma sono abbastanza circoscritte e possono essere individuate con certezza attraverso determinati test.

Nello xantelasma le cause sono principalmente legate a disturbi metabolici e lipidici, con alcune condizioni mediche che possono aumentare il rischio di sviluppare questa patologia cutanea. La causa più comune è la dislipidemia, un’alterazione nei livelli di lipidi nel sangue, come il colesterolo e i trigliceridi. In particolare, l’ipercolesterolemia, che si manifesta con livelli elevati di colesterolo LDL (“colesterolo cattivo”), è spesso associata alla formazione dello xantelasma.

Un’altra causa significativa degli xantelasmi agli occhi è rappresentata da malattie sistemiche come il diabete mellito, che altera il metabolismo del glucosio e può contribuire a disordini lipidici. Persone con condizioni come la cirrosi biliare primitiva e altre malattie epatiche possono poi sviluppare xantelasma a causa di un metabolismo lipidico compromesso.

Un fattore di rischio meno comune ma comunque rilevante, è la genetica. In alcuni casi lo xantelasma palpebrale può presentarsi in individui con una predisposizione ereditaria, anche in assenza di livelli elevati di colesterolo. Questa condizione è conosciuta come iperlipidemia familiare, per cui il corpo ha una tendenza innata a produrre colesterolo in eccesso.

Infine, benché più raro, lo xantelasma all’occhio può svilupparsi in persone con livelli di colesterolo normali, senza una causa apparente. In questi casi lo sviluppo delle placche può essere attribuito a fattori locali nella pelle, come l’invecchiamento o cambiamenti strutturali nei tessuti sottocutanei.

Xantelasma: cura e rimedi

La cura per lo xantelasma va dai trattamenti medici e chirurgici fino ai rimedi naturali. In primis l’escissione chirurgica è una delle opzioni più diffuse per rimuovere lo xantelasma, si tratta di una tecnica che consiste nel rimuovere fisicamente le placche anche se può lasciare leggere cicatrici in aree delicate come le palpebre.

Altrettanto comune è il trattamento laser (come il CO2 o il laser a erbio) che è efficace nella rimozione delle placche senza lasciare cicatrici evidenti. Il laser vaporizza le cellule contenenti colesterolo eliminando così le lesioni con precisione.

Vi è poi la crioterapia che utilizza azoto liquido per congelare gli xantelasmi, facendoli cadere naturalmente. Talvolta però può provocare la decolorazione della pelle e dunque richiede una certa attenzione per evitare danni ai tessuti circostanti.

Un metodo meno invasivo della chirurgia è il peeling chimico tramite acido tricloroacetico, spesso utilizzato per dissolvere le placche di xantelasma in più sedute. Sennò ci sono i farmaci come le statine che vengono prescritti per gestire i livelli di colesterolo se lo xantelasma è associato a dislipidemia.

Le pomate per xantelasmi possono essere a base di acido retinoico, un derivato dalla vitamina A, che aiuta a ridurre lo spessore della pelle e a migliorare la penetrazione di altri trattamenti: non a caso viene utilizzato come preparazione della cute prima di procedere col laser. L’acido salicilico è un’altra pomata per xantelasmi di tipo esfoliante che serve ad ammorbidire le placche ed è valido soprattutto se combinato con altre terapie.

Infine per contrastare lo xantelasma i rimedi della nonna hanno una loro importanza, anche se la loro efficacia non è sempre supportata da evidenze scientifiche. Tra questi ci sono l’applicazione direttamente sulle placche di pasta d’aglio, aceto di mele, succo di limone, olio di ricino, che possono ridurre la dimensione degli xantelasmi o sciogliere i depositi di colesterolo. Occorre tuttavia precisare che i rimedi naturali non rappresentano una vera e propria cura per xantelasmi.

Rimozione xantelasmi: dove farla e costo

La rimozione degli xantelasmi avviene tramite escissione chirurgica, laser, crioterapia o peeling chimico e può essere effettuata presso strutture mediche private, in quanto il Sistema Sanitario Nazionale non copre l’intervento.

Per la rimozione dello xantelasma ci si può rivolgere a centri di medicina estetica, a cliniche di dermatologia o a studi di chirurgia plastica. Ad occuparsi dell’asportazione dello xantelasma sono i dermatologi, i chirurghi plastici e i medici estetici, che sono le figure in grado di garantire la sicurezza del trattamento così da ottenere i migliori risultati estetici.

La rimozione degli xantelasmi in ospedale non si può effettuare poiché si tratta di un intervento di pura ragione estetica. Recandosi tuttavia in un centro privato il costo della rimozione dello xantelasma varia in base al trattamento scelto e alla complessità del caso. Col peeling chimico oscilla tra 50€ e 120€, col laser tra 100€ e 700€ a seduta, con un intervento chirurgico tra 1.300 e 4.000€.

FAQ Xantelasma: le risposte alle domande più frequenti

Lo xantelasma cos’è?

Lo xantelasma è una lesione cutanea benigna caratterizzata da placche giallastre o biancastre che si formano principalmente attorno alle palpebre. Le placche sono costituite da depositi di colesterolo sotto la pelle e, sebbene non siano pericolose per la salute, possono essere un segnale di livelli elevati di lipidi nel sangue.

Come si eliminano gli xantelasmi?

Gli xantelasmi possono essere eliminati in diversi metodi, tra cui il peeling chimico con acido tricloroacetico, trattamenti con laser CO2 o FELC e la blefaroplastica che è una procedura chirurgica utile a rimuovere lesioni più grandi e numerose. La scelta su come eliminare gli xantelasmi dipende dalla gravità del caso e dalle preferenze del paziente.

Perché si formano gli xantelasmi?

Gli xantelasmi palpebrali si formano per via dell’accumulo di colesterolo sotto la pelle. Ciò è dovuto solitamente a disturbi come la dislipidemia, ossia quando si registrano livelli anomali di lipidi del sangue. Altre cause meno diffuse possono essere fattori genetici e alcune malattie sistemiche come il diabete.

Si può bucare lo xantelasma?

No, non è assolutamente consigliato bucare lo xantelasma o manipolarlo da soli. Tentare di rimuovere o perforare autonomamente lo xantelasma può portare a infezioni, cicatrici e altre complicazioni, per cui è sempre fondamentale consultare un medico o un dermatologo per ottenere una diagnosi e un trattamento appropriato.

Si può coprire lo xantelasma col trucco? 

Sì, lo xantelasma può essere coperto con il trucco anche se non è sempre facile mascherarlo completamente, specie se le placche sono di dimensioni considerevoli. L’uso di correttori e fondotinta a copertura totale può aiutare a ridurre la visibilità degli xantelasmi palpebrali ma ovviamente non elimina il problema.

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