Ragadi: cosa sono, i sintomi e come si curano online
Ragadi: cosa sono
Le ragadi sono lesioni o ulcerazioni di tipo lineare che colpiscono la pelle e la mucosa di diverse parti del corpo. Possono interessare gli orifizi come bocca e ano manifestandosi sotto forma di piccole erosioni cutanee, oppure colpire le mani presentandosi come dei taglietti spesso sanguinolenti che si formano sulla superficie della cute.
Le ragadi tendono a cicatrizzarsi con difficoltà e dunque diventano un problema cronico che provoca dolore associato a sanguinamento. Le ragadi anali sono molto comuni e si manifestano a livello dell’orifizio anale causando irritazione durante la defecazione: la contrattura dei muscoli e la dilatazione del canale provocano dolore acuto e di conseguenza impediscono la cicatrizzazione. Le ragadi alle mani invece colpiscono le nocche, gli spazi tra le dita e i polpastrelli e possono essere causate da eccessivo sfregamento per motivi lavorativi, da eccessiva esposizione al freddo o al caldo, dalla frequente immersione in acqua o dall’utilizzo di sostanze o detergenti irritanti. Le ragadi alle dita possono anche essere causate dall’invecchiamento a partire dai 40 anni o essere conseguenza di dermatite da contatto, dermatite atopica e psoriasi, ma possono colpire anche coloro che per lavoro immergono spesso le mani in acqua.
Questa particolare patologia contribuisce a rendere la pelle disidratata, irritata e infiammata oltre che squamosa e ruvida; nei casi più complicati le ragadi si presentano arrossate e i taglietti possono sanguinare: ciò può causare l’ingresso di batteri che generano infezioni. Consultare un dermatologo è essenziale per poter contrastare questo disturbo, in particolare se i rimedi di automedicazione adottati non hanno sortito alcun effetto.
Spesso è sufficiente idratare le zone interessate con pomate a base di glicerina e vitamina E, ma se il problema persiste è necessario rivolgersi a un esperto che potrà prescrivere creme a base di cortisone o antibiotici. La piattaforma Elty consente ai propri utenti di richiedere consulti medici online tramite computer o dispositivo mobile: si tratta di un’ottima soluzione per adottare forme efficaci di prevenzione e anche per ricevere in tempi brevissimi l’opinione di un professionista.
Ragadi: sintomi più frequenti
Le ragadi hanno sintomi ben precisi e facilmente riconoscibili, che dipendono da svariati fattori come età del soggetto, stato di salute, ambiente in cui si vive ed esposizione prolungata a determinate condizioni meteorologiche.
Le ragadi anali hanno sintomi ben definiti che si manifestano in tre fasi: il dolore diventa molto forte con il passaggio delle feci, poi si attenua per poco tempo e infine ricompare presentandosi in maniera più o meno intensa. Un sintomo molto chiaro può essere la comparsa di tracce di sangue nella carta igienica oppure, seppur in quantità modesta, di sangue nelle feci.
Le ragadi alle mani e le ragadi alle dita invece si manifestano con i seguenti sintomi: arrossamento, secchezza, poca elasticità della pelle, disidratazione cutanea, screpolature di circa 2 cm, lesioni sanguinanti, fuoriuscita di siero, prurito e dolore con vari gradi di intensità. La pelle al tatto risulterà ruvida, infiammata e desquamata, provocando dolore e fastidio durante lo svolgimento delle normali attività quotidiane.
Le ragadi possono colpire più raramente anche altre parti del corpo come piedi, orecchie e capezzoli, specialmente in fase di allattamento. I sintomi più diffusi sono ispessimento dei tessuti, eccessiva secchezza della pelle, infiammazione, sanguinamento e bruciore.
Ragadi: cura e rimedi
Le ragadi anali più superficiali possono scomparire da sole dopo aver preso dei provvedimenti igienico-sanitari e adottando un’alimentazione corretta: è importante mantenere costantemente idratata la zona e assumere fibre, vitamine e liquidi, evitando spezie, fumo e alcolici. Altrimenti, su prescrizione da parte di un dermatologo, si potrà procedere con integratori di fibre e blandi lassativi. Altri rimedi possono essere l’utilizzo del dilatatore anale o l’intervento chirurgico noto come crioterapia intensiva, indolore e molto efficace.
Le ragadi delle mani possono essere contrastate, nei casi più lievi, grazie all’assunzione di pomate idratanti, ma se non dovesse funzionare è possibile procedere con l’utilizzo di creme a base di urea e vitamina E, associate a una pomata cicatrizzante. Nei casi più gravi è importante prevenire l’ingresso di batteri che causano infezioni e adottare una cura a base di cortisone o di antibiotici che nel giro di due settimane sono in grado di eliminare il problema, ma che naturalmente devono essere prescritte da un medico.
D’altro canto si possono adottare alcuni rimedi come forma di prevenzione per ragadi anali e alle mani: usare sempre acqua tiepida, non fare bagni o docce che durino oltre 10 minuti, lavarsi con detergenti delicati e non aggressivi, non sfregare le parti interessate, utilizzare unguenti e lozioni idratanti a base di urea, indossare guanti quando è freddo, bere molto e adottare un’alimentazione sana.
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