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Midriasi: cause, sintomi e trattamenti

Revisionato da: Elty~September 10, 2024
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midriasi

Midriasi: cosa è e chi se ne occupa

 

La midriasi è un termine medico che si riferisce alla dilatazione delle pupille oltre il loro diametro normale, un fenomeno che può essere transitorio o persistente e influenzato da una grande varietà di fattori che vanno dalle semplici condizioni di illuminazione alle patologie più gravi.

Cerchiamo subito di capire cos’è la midriasi e perché va trattata con particolare delicatezza. Si verifica quando i muscoli dell’iride del bulbo oculare si rilassano causando un’espansione della pupilla. Ciò può avvenire in risposta a bassi livelli di luce, così da permettere di vedere meglio aumentando la quantità di luce che entra nell’occhio.

Tuttavia, quando la dilatazione delle pupille avviene in condizioni di luce normali o è accompagnata da altri midriasi sintomi, può indicare la presenza di disturbi che richiedono una diagnosi medica.

La midriasi può colpire uno o entrambi gli occhi. Nel primo caso è molto importante ricercarne la causa perché può essere il segnale di una condizione neurologica seria, come l’aneurisma o l’aumento della pressione intracranica. Nel caso invece di midriasi bilaterale può essere scatenata da farmaci, sostanze tossiche e stupefacenti o da una reazione a un trauma.

Oltre alla evidente dilatazione delle pupille, esistono altri sintomi midriasi che si possono associare a questa condizione fisiologica: visione offuscata, eccessiva sensibilità alla luce, mal di testa, nausea e diversa percezione dei colori. Se la midriasi occhio è provocata da un trauma o pressione intracranica, può essere accompagnata pure da confusione e sonnolenza.

Per la midriasi lo specialista da consultare è l’oculista, che ha le conoscenze e gli strumenti necessari per esaminare la salute degli occhi e determinare attraverso test specifici se la dilatazione pupillare è sintomo di una condizione oculare oppure di cause più complesse legate al sistema nervoso.

In rare circostanze, per ottenere una diagnosi midriasi maggiormente accurata, può essere valido interpellare altri specialisti come neurologi o tossicologi, in particolare modo se si sospetta che la midriasi pupillare sia collegata a problemi neurologici o a sostanze tossiche.

Le cause midriasi nella maggior parte delle situazioni sono inoffensive se associate al semplice adattamento visivo all’oscurità, mentre più di rado possono essere segnale preoccupante di patologie più serie. Comprendere le cause e i sintomi è fondamentale per individuare la cura adeguata e prevenire ulteriori complicazioni.

Midriasi: significato

La midriasi deriva dalla parola greca amadros che significa “oscuro” e che serve a descrivere la condizione di dilatazione delle pupille oltre il normale diametro di 5mm per riuscire ad adattarsi alla bassa luminosità dell’ambiente.

Dal punto di vista anatomico e fisiologico, la midriasi avviene attraverso l’attivazione del muscolo dilatatore della pupilla, che è innervato dal sistema nervoso simpatico. Il muscolo, quando contrae, allarga la pupilla. Il suo effetto è contrastato dal muscolo sfintere della pupilla, che è controllato dal sistema nervoso parasimpatico e agisce per restringere la pupilla in situazioni di luce intensa.

Per comprendere bene la midriasi, bisogna sapere che può essere indotta da varie cause, le quali devono assolutamente essere individuate dallo specialista. Le cause della midriasi possono derivare farmaci, traumi, sostanze tossiche e pure da situazioni di stress temporanee, altre volte la midriasi può essere il campanello d’allarme di problematiche di altro genere che ancora non si sono manifestate chiaramente.

Differenza tra midriasi e miosi

La differenza tra midriasi e miosi è piuttosto semplice da spiegare, in pratica sono termini che descrivono due condizioni opposte della pupilla: la prima si riferisce alla dilatazione, la seconda alla contrazione.

Miosi e midriasi sono entrambi meccanismi regolati dal sistema nervoso autonomo, che influenzano la dimensione delle pupille in risposta a vari stimoli o disturbi patologici.

La midriasi cos’è lo abbiamo già spiegato prima: si verifica in risposta a bassi livelli di luce, consentendo all’occhio di far entrare più luce e migliorare la visione quando c’è scarsa illuminazione. La miosi al contrario è un restringimento delle pupille e si manifesta in situazioni di elevata luminosità per ridurre la luce che entra nell’occhio, proteggendo così la retina da possibili danni.

La miosi può derivare dall’uso di alcuni tipi di farmaci come gli oppioidi o essere segnale di patologie del sistema nervoso parasimpatico, responsabile della contrazione della pupilla.

In contesti clinici, la presenza di midriasi e miosi può fornire indizi importanti sullo stato neurologico di un paziente. Per esempio, una pupilla insolitamente dilatata (midriasi) in un contesto di trauma cranico può indicare la presenza di un’emorragia intracranica che aumenta la pressione all’interno del cranio. Allo stesso modo una pupilla insolitamente stretta (miosi) può essere un avviso di esposizione a tossine o agenti nervini. 

Midriasi: sintomi più frequenti

I sintomi midriasi sono evidenti e abbastanza semplici da identificare. La loro comparsa richiede un’attenzione medica immediata per riconoscere la causa e avviare il trattamento appropriato, soprattutto se si verificano improvvisamente o sono collegati ad altri segnali preoccupanti.

Tra i midriasi sintomi più lampanti c’è l’espansione visibile delle pupille, che può avvenire in un solo occhio (midriasi unilaterale) o in entrambi (midriasi bilaterale). Questo sintomo può essere abbinato ad altri a seconda di qual è o quali sono le cause alla base della malattia.

Ad esempio, se la midriasi pupillare è provocata da un trauma cranico o da un aumento della pressione intracranica, può essere associata a mal di testa, nausea e alterazioni dello stato di coscienza. 

In casi di esposizione a sostanze tossiche o farmaci, si possono notare altri sintomi come alterazioni del comportamento, confusione o difficoltà respiratorie. La dilatazione pupillare può anche influenzare la capacità di focalizzare da vicino, causando visione offuscata, specialmente in condizioni di luce intensa. 

Vediamo ora un breve elenco di midriasi sintomi più frequenti che possono colpire una persona:

- La dilatazione visibile delle pupille è il sintomo più immediato ed evidente, facilmente osservabile in condizioni di luce normale. Può essere accompagnata da una diversa percezione dei colori;

- La sensibilità alla luce o fotofobia è un altro dei midriasi sintomi più frequenti. Per via delle pupille dilatate un’eccessiva quantità di luce entra nell’occhio, provocando una reazione avversa al bagliore;

- La visione offuscata è un sintomo midriasi occhio che impedisce la corretta messa a fuoco, soprattutto su oggetti vicini;

- Mal di testa e nausea sono spesso associati se la midriasi è sintomo di un problema neurologico, tipo l’aumento della pressione intracranica;

- Confusione o alterazione del comportamento possono manifestarsi come midriasi sintomi se il disturbo è causato da intossicazione o esposizione a sostanze chimiche;

- Le difficoltà respiratorie sono molto rare e possono verificarsi nel caso di esposizione a tossine che vanno ad intaccare il sistema nervoso centrale;

- La possibile perdita di conoscenza è uno dei sintomi midriasi meno probabili, associata solo in situazioni gravi come trauma cranico.

Midriasi fissa e midriasi farmacologica: cosa sono

La midriasi fissa è un disturbo in cui una o entrambe le pupille rimangono dilatate in modo permanente e non rispondono a variazioni di luce o a stimoli visivi. Ciò significa che la pupilla non si restringe in risposta alla luce intensa né si dilata in ambienti bui, come invece dovrebbe fare.

La midriasi fissa è causata da vari fattori come trauma cranico, uso di farmaci o sostanze, infezioni del sistema nervoso centrale o come conseguenza di ictus o aneurisma. Più raramente è segno di una lesione al cervello. In ogni caso è una midriasi occhio che merita immediatamente di essere visitata da uno specialista.

La midriasi farmacologica significa una dilatazione delle pupille stimolata dall’uso di determinati farmaci, come l’atropina, la tropicamide o la fenilefrina, che agiscono bloccando i recettori dell’iride o stimolando i recettori adrenergici e causando quindi la dilatazione della pupilla.

La midriasi farmacologica è spesso conseguenza di procedure diagnostiche oculistiche per permettere una migliore visualizzazione del fondo dell’occhio e della retina, altrimenti può essere valida per alcuni trattamenti terapeutici per condizioni oculari ben precise.

Un esempio pratico è la midriasi dopo intervento di cataratta, nel quale i farmaci midriatici sono usati per dilatare le pupille e facilitare l’accesso al cristallino dell’occhio, consentendo al chirurgo di lavorare con maggior facilità e sicurezza.

Dopo l’operazione le pupille possono rimanere dilatate per diverse ore o giorni a causa dell’effetto residuo dei farmaci. Si tratta di una reazione normale ma è fondamentale monitorare la midriasi dopo intervento di cataratta per assicurarsi che non sorgano complicazioni tipo infiammazioni o aumento della pressione oculare.

Midriasi: cause

Le midriasi cause possono essere scatenate da numerosi fattori o disturbi correlati, la cui natura può spaziare da innocua a grave. 

Tra le cause di midriasi più comuni vi sono l’esposizione a livelli bassi di luce, che induce la dilatazione delle pupille per permettere una migliore visione nell’oscurità. L’uso di determinati farmaci, come anticolinergici, simpaticomimetici e antidepressivi, può anche provocare midriasi pupillare come effetto collaterale. 

La midriasi occhio può essere anche una risposta emotiva a situazioni di stress o eccitazione, dato che il sistema nervoso simpatico, attivato in tali circostanze, stimola la dilatazione delle pupille. 

Le midriasi cause meno frequenti sono ad esempio le infezioni del sistema nervoso centrale (come la meningite o l’encefalite) che possono provocare una dilatazione pupillare reattiva a una compromissione neurologica. Persino l’avvelenamento da tossine specifiche, come quelle presenti in alcune piante o sostanze chimiche, può causare midriasi pupillare.

In altre circostanze, possono essere cause di midriasi le intossicazioni acute, le reazioni allergiche, l’ipotermia e l’uso di colliri midriatici.

Midriasi: cause neurologiche

Le midriasi cause neurologiche possono indicare la presenza di gravi malattie al sistema nervoso, dunque la dilatazione delle pupille è scatenata dal malfunzionamento nei percorsi neurologici che regolano il diametro pupillare.

Le midriasi cause neurologiche possono essere un segno di lesioni al cervello o al tronco encefalico, causate da traumi cranici, ictus o la presenza di tumori cerebrali. Si tratta di patologie che sono capaci di interrompere le normali vie neurali che controllano la dimensione della pupilla.

Gli aneurismi cerebrali, che possono causare sanguinamenti improvvisi all’interno del cranio, rappresentano un’altra possibile midriasi cause neurologiche. La rottura di un aneurisma infatti può provocare un’emorragia subaracnoidea, una condizione pericolosa per la vita che spesso porta a una rapida midriasi fissa.

Infine, altre cause neurologiche midriasi possono essere le infezioni come encefalite e meningite e l’ingerire tossine o veleni.

Midriasi: cura e rimedi

La midriasi cura viene stabilita dopo aver scovato la causa, il trattamento è personalizzato e viene deciso dall’oculista o comunque dallo specialista che sta seguendo il paziente.

Quando la midriasi occhio è causata da fattori relativamente benigni, come l’assunzione di certi farmaci o l’esposizione a ambienti scuri, generalmente non è necessario un trattamento specifico. In questi casi la pupilla tornerà alla sua dimensione normale una volta eliminato il fattore scatenante, come l’adattamento alla luce o l’interruzione del farmaco.

Se le midriasi cause derivano da stress o situazioni emotive, sono consigliate tecniche di rilassamento per gestire e diminuire sia la frequenza che l’intensità della dilatazione pupillare.

Nei casi in cui la midriasi è più pronunciata o accompagnata da altri sintomi, come mal di testa o sensibilità alla luce, può essere necessario un intervento farmacologico. Ad esempio, se la midriasi è indotta da un episodio di emicrania, il trattamento con farmaci può anche alleviare la dilatazione pupillare.

La midriasi che indica problematiche neurologiche gravi, richiede un trattamento immediato e intensivo. La midriasi cura può impiegare interventi chirurgici per alleviare la pressione nel cranio o per riparare i vasi sanguigni danneggiati, nonché l’uso di farmaci per gestire la pressione intracranica e mantenere la stabilità neurologica.

Nelle situazioni in cui è provocata da intossicazione, la midriasi cura consiste nel rimuovere la sostanza pericolosa tramite antidoti o trattamenti per supportare le funzioni respiratorie e cardiache.

Chiaramente, se la diagnosi midriasi ha accertato un quadro complessivo severo o persistente, è necessario l’intervento di oculisti, neurologi ed eventualmente tossicologi. Il lavoro in team serve a individuare la midriasi cura per contrastare sia i sintomi che le cause sottostanti.

FAQ Midriasi: le risposte alle domande più frequenti

Cos’è la midriasi?

La midriasi è un termine usato in campo medico per descrivere la dilatazione delle pupille oltre il loro normale diametro di 5mm. Si manifesta come risposta alla scarsità di luce nell’ambiente oppure può indicare una reazione a certi farmaci, all’uso di sostanze, a condizioni di stress o, in casi più rari, può derivare da patologie di tipo neurologico o da forti traumi.

Quali sostanze provocano midriasi occhio?

Diverse sostanze possono essere midriasi cause, per esempio le droghe stimolanti quali cocaina, amfetamina ed ecstasy oppure le droghe allucinogene come LSD. Persino la marijuana può provocare la dilatazione delle pupille seppur in maniera più leggera.

Come far passare la midriasi pupillare?

Per far passare la midriasi bisogna individuare la causa alla base. Se è indotta da farmaci o sostanze, si riduce da sola piano piano che l’effetto svanisce, se invece è il risultato di una situazione ambientale come la scarsa illuminazione, la pupilla torna di dimensioni normali con un adeguato aumento della luce. Nelle circostanze più gravi, ossia i disturbi neurologici, serve un trattamento ad hoc per la midriasi suggerito da un esperto.

Cosa vuol dire se uno ha le pupille dilatate? 

Le pupille dilatate possono significare diverse cose ed essere scatenate da vari elementi. I più frequenti sono: adattamento a un ambiente poco luminoso, ansia e stress, effetto di farmaci o sostanze, trauma cranico o aumento della pressione intracranica. Se si manifestano altri sintomi correlati alla midriasi e le pupille rimangono dilatate, bisogna consultare un medico.

Quali farmaci dilatano la pupilla?

Diversi farmaci possono dilatare la pupilla ed essere complici di midriasi: anticolinergici come atropina e scopolamina, simpaticomimetici come efedrina e pseudoefedrina oppure alcuni antidepressivi.