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Ecografia linfonodi collo: cosa è, come funziona e quando farla

Revisionato da: Elty~July 15, 2024
8 minuti

Ecografia linfonodi collo: cosa è e chi se ne occupa

L’ecografia linfonodi del collo è un test diagnostico non invasivo impiegato in campo medico per analizzare la struttura e le atipicità dei linfonodi cervicali e, considerato il non utilizzo di radiazioni ionizzanti, può essere ripetuta con frequenza ed effettuata su bambini o donne incinta senza alcuna controindicazione.

L’esame di ecografia linfonodi collo consente di indagare in maniera approfondita su molteplici condizioni potenzialmente dannose o disturbi quali infezioni e infiammazioni ed è utile in quei pazienti con determinate tipologie gravi come i tumori, permettendo di diagnosticare eventuali metastasi.

L’ecografia è una metodica di imaging, che si serve di onde sonore ad alta frequenza per generare immagini particolareggiate delle strutture interne del corpo. L’ecografia linfonodi del collo rende possibile visualizzare queste strutture ghiandolari di piccole dimensioni, ma per capire meglio cosa sono i linfonodi bisogna intanto sapere che il loro ruolo è di massima importanza nel sistema immunitario per il filtraggio di sostanze che possono rivelarsi dannose per l’organismo provocando infezioni o patologie.

I linfonodi sono localizzati lungo il sistema linfatico, in questa zona del corpo il loro compito è ancora più rilevante, in quanto devono filtrare la linfa in arrivo dalla testa e dal collo, due parti del corpo esposte ripetutamente ad agenti esterni patogeni.

L’ecografia linfonodi del collo è in grado di differenziare i linfonodi sani da quelli deteriorati a causa di infezioni o altri disturbi. Qualora i linfonodi risultino ingranditi possono rappresentare il campanello d’allarme per una moltitudine di patologie, che spaziano dalle infezioni fino ad arrivare, seppur più raramente, ai tumori.

Le figure mediche che si occupano di mettere in pratica l’ecografia linfonodi collo sono solitamente radiologi o ecografisti e dunque specialisti medici in grado di interpretare i test di imaging. In determinate situazioni può essere svolta anche da otorinolaringoiatri o oncologi in base al contesto clinico e alle condizioni del paziente.

I linfonodi si trovano sul collo, ma anche in altre parti del corpo quali l’inguine, l’addome e nell’ascella e pertanto l’ecografia linfonodi viene eseguita anche su queste zone del corpo in base a dove vengono individuati i sintomi o dal tipo di patologia che si sospetta. L’ecografia linfonodi consente di esaminare linfonodi ingrossati e osservare patologie sistemiche infiammatorie che danneggiano i linfonodi stessi.

Una tecnica analoga di esame diagnostico è l’ecografia del collo durante la quale il radiologo o il medico indaga su vari organi e tessuti posizionati nella zona del collo. L’ecografia collo è di grande aiuto per analizzare e approfondire condizioni mediche che riguardano le ghiandole tiroidee e paratiroidi, i linfonodi, le ghiandole salivari e i vasi sanguigni. La sua efficacia nell’individuare noduli o cisti, modifiche nella struttura dei tessuti e problematiche vascolari lo rende un test altamente valido.

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Ecografia linfonodi collo: come funziona

L’ecografia linfonodi al collo si fonda sull’impiego degli ultrasuoni, ossia delle onde sonore ad alta frequenza, che vengono indirizzate nell’organismo tramite un dispositivo chiamato trasduttore e rimbalzano contro i vari tessuti.

Il medico che effettua l’ecografia linfonodi si serve di un trasduttore ad elevata precisione, che viene mosso sulla pelle del collo del paziente dopo l’applicazione di un gel conduttore per aumentare la qualità delle immagini rilevate. 

Tale dispositivo emette delle onde sonore ad alta frequenza, che rimbalzano sui tessuti interni, tra cui i linfonodi, i muscoli e i vasi sanguigni del collo e poi tornano indietro a velocità diverse. Il trasduttore blocca le onde sonore riflesse e le condivide con il computer, il cui compito è di convertirle in immagini digitali, così da poter osservare la struttura, la dimensione e la forma dei linfonodi e poter disporre di una panoramica più completa sulle condizioni di salute.

Le immagini prodotte dall’ecografia dei linfonodi collo documentano i linfonodi in nero, grigio o bianco in base alla loro densità. In una situazione normale i linfonodi si mostrano generalmente come strutture ovali o a forma di fagiolo. Qualora si presentino invece cambiamenti nei loro tratti possono essere la spia di infiammazioni, infezioni o in casi meno frequenti di tumori. 

Lo specialista che esegue tale esame analizza dimensioni, forma, contorni e la formazione di eventuali atipicità interne come aree cistiche o calcificazioni nei linfonodi. Un rilevamento adeguato consente di stabilire con sicurezza se i linfonodi sono normali o se è il caso di approfondire la situazione. 

Uno dei motivi per cui è altamente impiegata l’ecografia dei linfonodi del collo è dato dal fatto che è un esame non invasivo, bensì è sicuro e può essere ripetuto in futuro senza pericoli per la salute. Inoltre il più delle volte il paziente non avverte alcun fastidio o dolore durante lo svolgimento del test.

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Ecografia linfonodi collo: quando farla

L’ecografia dei linfonodi del collo garantisce immagini dettagliate e precise dei linfonodi e per questo motivo tale ecografia è uno strumento diagnostico alquanto diffuso. 

Per capire con precisione e chiarezza quando è necessario effettuare un’ecografia dei linfonodi collo illustriamo sinteticamente le varie situazioni tramite questo elenco:

- Sospetto di infezioni o infiammazioni: l’ecografia del collo è generalmente utilizzata nel caso in cui si sospetti di un’infiammazione o di un’infezione virale o batterica quali la faringite o la mononucleosi e permette di verificare l’eventuale ingrossamento dei linfonodi;

- Controllo di linfonodi anomali: nel momento in cui, durante un esame fisico, il medico palpa dei linfonodi ingrossati o anomali può richiedere un’ecografia linfonodi del collo per capire con maggiore sicurezza quali siano i motivi scatenanti;

- Monitoraggio di condizioni conosciute: particolari tipologie di tumori o patologie autoimmuni possono condizionare i linfonodi e, tramite l’ecografia collo, è possibile monitorare la condizione ed eventuali cambiamenti dei linfonodi;

- Ricerca di metastasi o tumori: l’ecografia linfonodi del collo in oncologia viene utilizzata per individuare la formazione di metastasi di tumori noti o per rintracciare la presenza di un tumore primario nel collo o nella testa;

- Valutazione pre e post chirurgia: in certi interventi chirurgici, in particolare se interessano la testa o il collo, l’ecografia del collo localizza i linfonodi prima dell’intervento oppure può essere impiegata per verificare eventuali complicazioni post-operatorie.

Linfonodi reattivi e linfonodi sottomandibolari: cosa sono

Nel momento in cui siano in corso un’infezione, un’infiammazione o più raramente un tumore, i linfonodi aumentano di dimensione e vengono detti linfonodi reattivi, che rappresentano quindi una reazione del sistema immunitario agli agenti patogeni. 

I linfonodi reattivi sono dunque più grandi dei normali e inoltre possono essere più dolorosi o sensibili al tatto e solitamente si presentano sul collo, nell’inguine e sotto le braccia. A scatenare la formazione dei linfonodi reattivi sono infezioni, virus, batteri, lesioni locali, infiammazioni e in casi più sporadici i tumori.

Il paziente non deve sottovalutare tale situazione, che va monitorata da un medico specialista in ecografia linfonodi collo, così da individuare la tipologia di trattamento più indicata in base alla condizione. 

Un’ulteriore tipologia di linfonodi molto importante per il sistema immunitario sono i linfonodi sottomandibolari, ossia delle piccole strutture posizionate sotto la mandibola, i cui compiti primari sono di fungere da filtri per eventuali sostanze dannose e collaborare alla fabbricazione di cellule immunitarie. 

I linfonodi sottomandibolari filtrano e distruggono batteri, virus e altre sostanze dannose, che entrano a contatto con l’organismo dal viso e dalla bocca. Inoltre svolgono un ruolo alquanto prezioso nella produzione di cellule specializzate del sistema immunitario come i linfociti. 

A determinare l’ingrossamento dei linfonodi sottomandibolari sono infezioni, infiammazioni e in rari casi i tumori.

Ecografia linfonodi collo: quanto costa e quanto dura

Generalmente per l’ecografia linfonodi collo il costo varia in media in base a vari fattori quali la tipologia di clinica scelta, la Regione presso cui viene effettuato e l’apparecchiatura usata. Se si effettua l’ecografia in una delle cliniche convenzionate con Elty, il costo oscilla tra 60 euro e 120 euro.

Solitamente la durata dell’ecografia linfonodi del collo varia tra i 15 ed i 30 minuti di tempo in base a quali aree il medico necessita di visionare e se i risultati richiedono oppure no un’analisi più accurata.

Grazie alla piattaforma Elty è possibile individuare rapidamente le cliniche e le strutture sanitarie più vicine al tuo posto di lavoro o alla tua abitazione. Attraverso il nostro servizio puoi fissare una visita con un medico di base ad un costo accessibile e senza perdite di tempo. Il servizio è facilmente fruibile tramite pc o APP mobile di Elty.

FAQ Ecografia linfonodi collo: le risposte alle domande più frequenti

Cosa sono i linfonodi?

I linfonodi sono piccole strutture appartenenti al sistema linfatico, di vitale importanza per il sistema immunitario, e sono posizionati in collo, ascelle, inguine, polmoni e attorno agli intestini. I loro compiti sono di filtrare la linfa, produrre cellule immunitarie e monitorare ed eventualmente reagire ad infezioni o patologie. Nel momento in cui i linfonodi si gonfiano è il campanello d’allarme per infiammazioni, infezioni e in rari casi tumori.

Cosa sono i linfonodi reattivi e che caratteristiche hanno?

I linfonodi reattivi sono linfonodi di dimensioni più grandi in risposta ad infezioni, infiammazioni e in alcuni casi stress emotivo o fisico. Oltre ad essere più grandi del normale sono maggiormente sensibili al tatto, presentano una consistenza gommosa o elastica e tendono a risolversi da soli una volta che l’infezione o l’infiammazione scompare.

A cosa serve l’ecografia linfonodi?

L’ecografia dei linfonodi permette di identificare ingrandimenti o anomalie dei linfonodi, valutare se sono in corso infezioni o infiammazioni e rilevare eventuali patologie. Serve poi al medico nel prelevare un campione di tessuto durante una biopsia e infine è impiegata per il monitoraggio durante un trattamento specifico del paziente.

Quando fare ecografia a linfonodi?

L’ecografia ai linfonodi è consigliata qualora si evidenzi un ingrossamento o un dolore ai linfonodi, per monitorare patologie note e valutare sintomi non specifici, per di più al termine di determinate infezioni assicura che non siano sorte complicazioni.

Come si svolge l’ecografia linfonodi?

L’ecografia linfonodi non richiede una particolare preparazione e l’esame è composto dai seguenti passaggi: il paziente si sistema in posizione sdraiata e successivamente viene applicato il gel trasparente, che consente la trasmissione delle onde sonore. Il medico muove il trasduttore sulla pelle nell’area dove sono i linfonodi e le onde sonore rimbalzano sui tessuti interni e vengono raccolte dalla sonda generando un’immagine sullo schermo. Lo specialista analizza le immagini per esaminare le dimensioni, la forma e la struttura dei linfonodi. 

Quanto costa l’ecografia linfonodi?

Se si effettua l’ecografia in una delle cliniche convenzionate con Elty, il costo oscilla tra 60 euro e 120 euro.

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