Disturbo ossessivo compulsivo: cosa è, sintomatologia e cura online
Disturbo ossessivo compulsivo: cosa è
Con il termine DOC (Disturbo ossessivo-compulsivo) ci riferiamo a quel “disturbo” caratterizzato dalla presenza di ossessioni e di compulsioni.
Con il termine ossessioni ci riferiamo a tutti quei pensieri, immagini impulsi intrusivi e ripetitivi, percepiti nella mente della persona. Una caratteristica fondamentale delle ossessioni è che risultano totalmente incontrollabili da chi le sperimenta.
Con il termine compulsioni si fa riferimento a una serie di comportamenti coatti e ripetitivi messi in atto dalla persona, sono detti anche rituali o cerimonie. Anche le compulsioni sfuggono al controllo del soggetto.
Sono dei comportamenti ripetitivi (pulire, controllare, lavare) o azioni mentali (pregare o ripetere formule) finalizzati a contenere il disagio emotivo delle ossessioni.
Pertanto sia le ossessioni che le compulsioni provocano emozioni sgradevoli e molto intense, specificatamente ansia, disgusto e senso di colpa. Ovviamente la messa in atto di questi comportamenti sul momento tende a tranquillizzare la persona, in realtà con il passare del tempo le compulsioni diventano dei comportamenti rigidi e possono risultare bizzarri agli occhi di chi li osserva.
Disturbo ossessivo compulsivo: sintomatologia
La sintomatologia del disturbo ossessivo compulsivo è davvero eterogenea e svariata, anche se però nella pratica clinica si distinguono alcune tipologie.
La contaminazione: quadro in cui sia le ossessioni che le compulsioni riguardano contagi o contaminazioni
Il controllo: quadro in cui la persona tende a controllare e ricontrollare qualcosa per prevenire una catastrofe (“chiudere il gas”, ad esempio)
Ossessioni pure: pensieri di forte vergogna, in cui spesso la persona ha dei pensieri privi di senso (sono un omosessuale?, sono un pedofilo?), senza l’esistenza di un comportamento conseguente
Ossessioni superstiziose: un pensiero superstizioso portato all’eccesso
Ordine e simmetria: ossessioni sul mettere in ordine.
Prospettiva psicodinamica del DOC
Seguendo una concettualizzazione più psicodinamica il pensiero ossessivo può essere letto come un “tentativo” di difendersi dalla perdita di un oggetto “buono” attraverso l’esercizio di un controllo costante di esso all’interno della mente.
Solitamente la persona che soffre di disturbo ossessivo compulsivo sperimenta pensieri penosi ed intrusivi che interferiscono con la vita quotidiana e prova a controllarli tramite altri pensieri nel tentativo di neutralizzare quelli precedenti.
Diversi autori di tradizione psicodinamica, come ad esempio Freud, Rado e Rice, hanno affermato che il contenuto del pensiero ossessivo derivi da tratti sessuali ed aggressivi primitivi. (ad esempio “ ho paura che la mia ragazza venga strangolata, o una persona cara muoia) ed immaginare che tali eventi accadranno.
Come abbiamo detto prima il disturbo ossessivo compulsivo è caratterizzato dalla presenza di tali immagini e pensieri che aumentano i livelli di ansia dell’individuo il quale può spendere molto tempo a rimuginare e lottare tra i suoi pensieri ossessivi.
In altre teorie psicodinamiche, il pensiero ossessivo viene concettualizzato come un impoverimento delle relazioni con le figure genitoriali.
In assenza di una “relazione sufficientemente buona” (Melanie Klein), in cui il bambino non si sente accolto, esso esperisce un senso di vuoto e angoscia. Il bambino esperisce un profondo senso di abbandono e perdita degli oggetti buoni e nel tentativo di affrontarli mette in atto 2 meccanismi: la scissione e l’idealizzazione.
La rabbia del bambino per tale mancanza genera un’iperattivazzione dell’intelletto. Pertanto il pensiero ossessivo, e le successive compulsioni, possono essere “lette” come una modalità di difendersi dalla perdita e dall’assenza di un oggetto buono attraverso un costante esercizio di un controllo costante della mente.
Pertanto per il disturbo ossessivo compulsivo in sede di terapia è necessario entrare più nel profondo della relazione, andando dietro il sintomo al fine di far vivere al paziente un’esperienza emotiva correttiva che aiuti ad elaborare e superare i vissuti aggressivi che si celano dietro la mancanza e la perdita.
Disturbo ossessivo compulsivo: terapia online
Per quanto riguarda il trattamento in alcuni casi particolarmente gravi oltre alla psicoterapia sia di stampo psicodinamico che di tipo cognitivo-comportamentale è necessario un uso farmacologico.
Per quanto riguarda i casi più lievi un ottimo inizio potrebbe essere quello di rivolgersi a uno psicologo.
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