Certificato anamnestico: cosa è, come funziona e quando farlo
Il certificato anamnestico è un documento sanitario che contiene tutte le informazioni necessarie sulle condizioni di salute o le patologie di un individuo. Questo tipo di certificato viene rilasciato solitamente dal medico di famiglia o da un medico autorizzato, in alternativa può essere effettuato anche presso la ASL a cui si fa riferimento nel proprio territorio.
Il certificato anamnestico è molto importante per attestare l’idoneità di un paziente a ottenere, ad esempio, la patente di guida o il porto d’armi ma anche per svolgere determinate attività lavorative o sportive. Nel certificato anamnestico devono obbligatoriamente comparire i dati personali del soggetto, il motivo per cui lo sta richiedendo, la presenza o meno di patologie o condizioni morbose pregresse o in atto e, infine, se vi è un’eventuale dipendenza da alcool o sostanze stupefacenti.
Naturalmente devono essere annotate pure le generalità dello specialista che effettua la visita, il suo timbro ufficiale e la data di rilascio del certificato. Si tratta infatti di un documento molto importante, indispensabile da presentare in quelle circostanze in cui è espressamente richiesto.
Qui ci teniamo a sottolineare un aspetto di grande rilevanza che è utile ricordare sul certificato anamnestico: la durata. Esso infatti ha una validità di tre mesi dalla data in cui viene realizzato.
Certificato anamnestico patente e certificato anamnestico porto d’armi
Il certificato anamnestico per la patente è imprescindibile per qualsiasi cittadino che intenda ottenere la patente di guida, e in alcuni casi viene anche richiesto per il rinnovo. Oltre a un’analisi delle patologie passate o presenti, il richiedente deve necessariamente dichiarare che non assuma sostanze stupefacenti né faccia consumo di alcool.
Nel certificato anamnestico per la patente il medico è altresì tenuto a segnalare la presenza o meno di disturbi patologici, che possono rivelarsi pericolosi per se stessi e per gli altri, come per esempio il diabete, l’epilessia, il morbo di Parkinson e, più in generale, malattie psichiatriche o malattie contagiose. La presenza o meno di una di queste patologie non preclude automaticamente la possibilità di conseguire la patente di guida, ma sarà il medico a valutare, tramite dei controlli periodici, se è possibile guidare o meno un mezzo stradale.
Il certificato anamnestico per il porto d’armi è un documento clinico che attesta l’idoneità psico-fisica del soggetto richiedente e viene emesso dal Dipartimento di Sanità Pubblica. Dato che si parla di un argomento alquanto delicato come le armi atte ad offendere, è necessario svolgere l’iter burocratico con molta cura.
Il certificato anamnestico porto d’armi ha una validità di tre mesi dalla data in cui viene effettuata la visita, esattamente come quello per la patente. Il soggetto può richiederlo ai fini di un utilizzo sportivo, per la caccia o per la difesa personale come nel caso delle guardie giurate.
È opportuno avere presente che chi effettua il certificato anamnestico per la patente non potrà utilizzarlo anche per richiedere il porto d’armi, essendo due attività ben distinte e differenti una dall’altra.
Certificato anamnestico: come funziona
La visita per ottenere il certificato anamnestico comincia con una raccolta di informazioni da parte del medico, che riguardano i dati anagrafici e il quadro clinico del soggetto che la svolge.
Il paziente dovrà elencare malattie pregresse o attuali di cui eventualmente soffre, come per esempio patologie ai reni o al sistema neurologico, disturbi psichiatrici o all’apparato circolatorio, ma anche presenza di protesi o percentuale di invalidità. Durante la visita per certificato anamnestico non è previsto fare misurazione dei parametri vitali.
Quali sono le informazioni necessarie da fornire al medico di base per completare correttamente un certificato anamnestico? Ricapitoliamo le più significative:
- Nome e cognome;
- Codice fiscale;
- Luogo e data di nascita;
- Indirizzo di residenza;
- Patologie pregresse o in atto;
- Malattie o disturbi di vario genere;
- Presenza di protesi;
- Percentuale di invalidità.
Certificato anamnestico: quanto costa e quanto dura
Quando parliamo di certificato anamnestico il costo può variare a seconda della categoria di medico per cui optiamo: che sia il medico di base o di famiglia oppure una figura appartenente all’ASL o di una struttura sanitaria pubblica. Un altro fattore determinante può essere la Regione in cui lo si effettua.
Quando il paziente sceglie di svolgere il certificato anamnestico con il medico di base dovrà generalmente affrontare una spesa che si attesta tra i 50 euro e i 100 euro, mentre se decide di recarsi presso un medico dell’ASL la cifra da pagare per il test sarà verosimilmente inferiore.
Il certificato anamnestico ha una durata di tre mesi dalla data in cui viene svolta la visita da parte del medico, pertanto la persona che lo effettua deve completare le pratiche di rilascio o rinnovo della patente entro novanta giorni. È utile far presente che, oltre alla validità, il certificato anamnestico è valido se tenuto in buono stato, se è facilmente leggibile e non deteriorato, perché altrimenti potrebbe essere stato soggetto a contraffazione e non ritenuto in regola.
FAQ Certificato Anamnestico: le risposte alle domande più frequenti
Quanto dura il certificato anamnestico?
Ha una validità di 90 giorni a partire dalla data di emissione. È importante ricordare quanto dura il certificato anamnestico per non rischiare di vederlo scadere e quindi dover svolgere l’esame un’altra volta spendendo ulteriore denaro.
Quanto costa il certificato anamnestico?
Il prezzo del certificato anamnestico può variare a seconda di dove il paziente decide di andare a svolgere la visita. Se si opta per il certificato anamnestico medico di base o di famiglia solitamente la spesa si aggira intorno ai 50/100 euro, se invece ci si reca in una struttura ASL o del Sistema Sanitario Nazionale il costo sarà compreso tra i 20 euro e i 40 euro.
Che cos’è il certificato anamnestico?
Il certificato anamnestico è un documento che contiene informazioni specifiche sullo stato psico-fisico di una persona. L’anamnesi infatti è la catalogazione dei sintomi e di altri fattori medici relativi all’individuo che richiede il certificato anamnestico o il certificato ludico motorio. A svolgere questo tipo di visita sono naturalmente medici qualificati, i quali poi consegnano il certificato dopo aver appurato che il soggetto dispone dei requisiti richiesti. Il certificato anamnestico può essere necessario per varie attività collegate allo sport e al lavoro o nei casi più conosciuti per l’iscrizione alla patente di guida o per il porto d’armi. È un documento che deve essere compilato con cura e le informazioni fornite durante la visita devono essere complete e veritiere.
Chi rilascia il certificato anamnestico?
Per conseguire il certificato anamnestico è necessario recarsi da un medico di famiglia, dai medici del Sistema Sanitario Nazionale o dal medico legale della ASL.
Quando è obbligatorio il certificato anamnestico?
Il certificato anamnestico è obbligatorio in vari casi previsti dal nostro ordinamento giuridico come per esempio l’iscrizione o il rinnovo della patente di guida, il conseguimento del porto d’armi e altre situazioni come la partecipazione ad attività sportive/lavorative, inoltre può essere necessario per poter effettuare viaggi in determinate Nazioni. In certi casi deve essere richiesto per l’iscrizione a scuola o all’università o anche per poter accedere ad alcuni posti di lavoro per i quali è doveroso conoscere lo stato di salute psico-fisica dell’individuo.
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