Allergologo: chi è, quando prenotare e quanto costa una vista
Allergologo: chi è e di cosa si occupa
L’allergologo è un medico specializzato nella diagnosi, nel trattamento e nella prevenzione delle allergie che possono colpire un essere umano. Tale figura professionale, grazie alla sua formazione, è in grado di mettere in pratica le tecniche di cura dell’allergologia, ossia quell’ala della medicina che si focalizza su vari tipi di disturbi, tra cui le reazioni cutanee come l’eczema, le reazioni gravi come l’anafilassi e le allergie respiratorie o alimentari.
L’allergologia si occupa inoltre delle patologie collegate alle allergie e alle reazioni avverse, che possono scatenarsi dopo aver ingerito determinati farmaci o cibi. Ciò consente di migliorare il benessere di un individuo e la sua qualità di vita. L’allergologia infatti, permette di prevenire le reazioni allergiche e gestire i sintomi.
Le allergie sono reazioni del sistema immunitario causate da sostanze, dette allergeni, che possono risultare inoffensive per la maggior parte delle persone, mentre per altre sono fonte di disagi e risposte sproporzionate. Tra gli allergeni vi sono pollini, peli di animali, acari della polvere e particolari farmaci o alimenti.
Quando un individuo evidenzia un’allergia, i segnali e i sintomi sono molteplici e possono variare a seconda della gravità e dell’intensità con cui si presentano: comprendono prurito, starnuti, gonfiore ed eruzioni cutanee, fino a situazioni più complesse come l’anafilassi, per la quale è necessario un intervento medico tempestivo.
Nel momento in cui un allergene entra in contatto con il corpo del paziente allergico, viene individuato dal sistema immunitario, che lo identifica come una minaccia e genera come risposta degli anticorpi, chiamati immunoglobuline E o IgE. Dopo essersi uniti con determinate cellule, sprigionano sostanze chimiche come l’istamina che causano i sintomi dell’allergia.
Un qualità fondamentale dell’allergologo è rappresentata dalla capacità di individuare e mettere in pratica strategie di cura e prevenzione efficaci, anche di lunga durata, e nell’impiego di test allergologici o trattamenti di emergenza, quali ad esempio l’epinefrina che il paziente può auto-iniettarsi qualora vi sia la necessità.
Allergologo: sintomi più frequenti e quando prenotare una visita
Esistono diversi sintomi e campanelli d’allarme che possono suggerirci di dover prenotare una visita dall’allergologo, ancora meglio se prima si consulta un medico di base per avere già un riscontro tempestivo e un consiglio su come agire.
La visita allergologica va prenotata quando i sintomi allergici compaiono in maniera stabile, insopportabile o che non permette lo svolgimento delle normali funzioni quotidiane ed anche se vi è qualche indizio di una possibile allergia alimentare, che è una delle più pericolose.
Tramite questo elenco vediamo quali sono i sintomi più frequenti che rendono necessario prenotare una visita allergologica:
- Sintomi respiratori: sono causati da allergeni come la polvere, gli acari o la forfora degli animali domestici e il più delle volte da allergie stagionali, come quelle al polline. Tali sintomi generano la risposta respiratoria, ossia una delle spie maggiormente evidenti di allergia, che comprende difficoltà respiratorie, tosse, starnuti, naso chiuso o che cola;
- Sintomi cutanei: le allergie possono manifestarsi sulla pelle, sia con arrossamento e prurito, fino a condizioni più preoccupanti quali l’orticaria o l’eczema, che sono contraddistinte da eruzioni cutanee pruriginose e fastidiose;
- Sintomi oculari: qualora gli allergeni entrino in contatto con gli occhi, in una situazione chiamata congiuntivite allergica, gli occhi possono rispondere divenendo pruriginosi, rossi e acquosi:
- Sintomi gastrointestinali: nausea, diarrea, vomito e gonfiore addominale sono sintomi gastrointestinali provocati dalle allergie alimentari, che in certi contesti necessitano un adeguato trattamento medico;
- Reazioni anafilattiche: quali per esempio l’anafilassi, sono allergie gravi e in alcuni rarissimi casi mortali, il cui campanello di spia è costituito da sintomi quali difficoltà respiratorie, battito cardiaco accelerato, vertigini, calo della pressione sanguigna e gonfiore del viso e della gola.
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Allergologo: quali patologie cura
Grazie alle sue competenze e alla sua specializzazione, l’allergologo è di grande aiuto nel trattamento di numerose condizioni allergiche e immunologiche sia quelle più lievi che quelle più gravi.
Ma quali sono le patologie che cura l’allergologo? Lo scopriamo di seguito in questo elenco dettagliato:
- Le allergie respiratorie, come la rinite allergica causata da polline, muffe, peli di animali e acari della polvere e che provoca starnuti, occhi che lacrimano, prurito al naso e congestione nasale. Tale specialista cura efficacemente anche l’asma allergica, che genera tosse, respiro sibilante e difficoltà respiratorie;
- L’allergologo gestisce le reazioni a determinati cibi, che spaziano da sintomi gastrointestinali lievi a reazioni anafilattiche ben più preoccupanti. Le allergie alimentari più diffuse sono a uova, latte, glutine, frutti di mare e frutta secca;
- Cura le allergie della pelle o cutanee, derivate da allergeni alimentari, legate a condizioni di stress o ambientali come l’eczema, che si presenta con pelle pruriginosa o secca e l’orticaria che si manifesta con chiazze gonfie e rosse;
- Gli allergologi trattano inoltre le reazioni allergiche a farmaci o a punture di insetti, che possono determinare eruzioni cutanee, gonfiore e disturbi gravi come l’anafilassi;
- Nonostante le immunodeficienze non siano propriamente delle allergie, vengono trattate dagli allergologi, in quanto i campanelli d’allarmi e le cure valide sono alquanto simili alle allergie;
- L’allergologo cura certe forme di sinusite, soprattutto se croniche o collegate alle allergie e anche condizioni autoimmuni come la vasculite, che viene trattata mediante la cooperazione con medici specializzati in altri campi;
- Una delle reazioni allergiche più pericolose è l’anafilassi, che può essere causata da veleno di insetti, alimenti, farmaci o altri allergeni. L’allergologo istruisce il paziente su come saper individuare e trattare questa reazione indicando anche l’utilizzo di auto-iniettori di epinefrina;
- L’allergologo infine ha i mezzi per curare anche l’angioedema, termine con il quale s’identifica un gonfiore simile all’orticaria, localizzato intorno agli occhi e alle labbra e in alcuni casi in gola e che può interferire in maniera pericolosa con la respirazione.
I test allergologici sono impiegati per individuare a che cosa sia allergica una persona e dunque consentono di stabilire quale fattore provoca le conseguenti reazioni allergiche. Tale tipologia di test può essere cutanea o del sangue.
Esistono poi i test cutanei, che consentono di verificare eventuali reazioni come arrossamento o gonfiore e vengono eseguiti applicando minime quantità di allergeni sulla pelle. E i test del sangue, che controllano la quantità di anticorpi igE specifici per determinati allergeni nel sangue, stabilendo una sensibilità allergica.
I test allergologici vengono effettuati di frequente in quanto consentono di effettuare la diagnosi di allergie a cibi, peli di animali, pollini, polvere, muffe e ulteriori sostanze e dunque permettono di individuare un trattamento efficace.
Allergologo: quanto costa e quanto dura una visita
Il costo di una visita dall’allergologo è condizionato da vari fattori, che ne determinato un prezzo minore o maggiore. Qualora si decida di effettuare la visita presso una clinica privata o presso una struttura pubblica s’incorre ovviamente in spese diverse, di sicuro maggiori nel primo caso.
Un altro aspetto da tenere in considerazione è dato dalla Regione nella quale il paziente decide di effettuare il consulto. In ogni caso è possibile affermare che il costo di una visita dall’allergologo in Italia varia tra i 40 euro e i 70 euro nel pubblico, mentre in una clinica privato è compreso tra i 100 euro e i 200 euro.
Prima di stabilire la durata della visita allergologica, è importante sapere in breve in cosa consiste. Dopo aver individuato gli allergeni, l’allergologo sviluppa un piano efficace di trattamento in base alla condizione del paziente, con cure che spaziano dalla prevenzione alla somministrazione di farmaci antistaminici, decongestionanti o corticosteroidi fino ad arrivare all’immunoterapia allergene specifica. L’obiettivo è diminuire la sensibilità del paziente agli allergeni nel corso del tempo.
Il paziente, nel periodo immediatamente precedente a questo esame, deve attenersi alle indicazioni fornite dall’allergologo, che può richiedere l’interruzione dell’assunzione di alcuni farmaci come gli antistaminici così da non condizionare l’esito del test.
Mediamente la durata di una visita dall’allergologo è compresa tra i 15 e i 35 minuti e inizia con l’anamnesi del paziente, così da esaminare la storia delle sue reazioni allergiche. In seguito lo specialista esegue dei test allergologici specifici per identificare gli allergeni alla base del disagio come quelli cutanei o prick test o gli esami del sangue.
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FAQ Allergologo: le risposte alle domande più frequenti
Dove fare test allergologici?
I test allergologici possono essere svolti presso ospedali e cliniche pubbliche. Per poter usufruire di tale servizio in Italia, solitamente è richiesta l’impegnativa del medico di base o di un altro specialista. Inoltre i test allergologici possono essere eseguiti presso ambulatori e studi privati, nei centri specializzati in allergologia e nei laboratori di analisi cliniche.
Quanto costa una visita allergologica?
In Italia il costo di una visita allergologica è condizionato dal tipo di struttura, se pubblica o privata, alla quale ci si rivolge e dalla Regione presso cui viene effettuata. Nella sanità pubblica il costo medio di una visita allergologica è compreso tra i 40 euro e i 70 euro, mentre per una visita dall’allergologo in una clinica privata la spesa si aggira tra i 100 euro e i 200 euro.
Chi è l’allergologo?
L’allergologo è un medico specializzato nel diagnosticare, prevenire e trattare le allergie: grazie ai suoi studi è in grado di identificare le numerose modalità di reazione allergica e come funzionano i meccanismi con cui il sistema immunitario risponde agli allergeni.
Come si fa una visita allergologica?
Prima di tutto il paziente deve attenersi alle indicazioni dello specialista, prima della visita può essere necessario non assumere determinati farmaci come gli antistaminici. Il giorno della visita l’allergologo svolge l’anamnesi e poi esegue l’esame fisico e, se la situazione lo richiede, anche i test allergologici specifici. Infine effettua una diagnosi ed elabora il trattamento adatto per ogni singolo individuo.
Cosa fa l’allergologo?
Tale specialista delle allergie individua gli allergeni, valutando anche i sintomi, ossia gli agenti che provocano reazioni di tipo allergico e suggerisce il trattamento necessario. L’allergologo tramite l’impiego di test identifica le cause dell’allergia, che possono essere svariate come determinati alimenti, polline, polvere punture di insetti e farmaci.
Quanto dura visita allergologica?
Mediamente la durata di una visita allergologica varia tra i 15 ed i 35 minuti, tuttavia dipende anche se i risultati ottenuti sono subito chiari e soddisfacenti oppure se occorrono analisi più approfondite.
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